Mestieri
medicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Croazia, LibiaData di partenza
1946Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
Vladimiro Pahor nasce nel 1923, in una famiglia di contadini sloveni, a Savogna d’Isonzo, provincia di Gorizia. Nasce a pochi chilometri dal confine tra Italia e la Slovenia, terra di contese e di battaglie nel corso del Novecento, durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. A Savogna nel 1923 sono tutti sloveni. In Italia, nel 1923, c’è il fascismo. E il fascismo vuole italianizzare tutti gli sloveni. A scuola, le lezioni sono in lingua italiana. Nessun evento pubblico può svolgersi in lingua slovena. Anzi: nessun evento pubblico, se non le adunate fasciste, può svolgersi. È in questi anni, negli anni della fanciullezza e della giovinezza che Vladimiro matura il dissenso nei confronti del regime. Partecipa a riunioni e attività clandestine, contribuisce a tenere in vita l’identità slovena, le tradizioni, la cultura, la lingua. Nel 1942, a guerra in corso, viene arruolato e mandato ad Asti, in Piemonte, in un battaglione disarmato in cui confluiscono molti suoi conterranei. La resistenza culturale al fascismo si evolve in una piena collaborazione con le formazioni slovene antifasciste. Al ritorno a casa viene arrestato, interrogato, torturato. Le percosse e le frustate non bastano a fargli confessare i nomi degli altri attivisti. Alla fine del conflitto sceglie di vivere nella Jugoslavia del maresciallo Tito. Emigra a Zagabria, si laurea in medicina, diventa primario a Nova Gradisca. Ma presto entra in conflitto anche con il nuovo regime, quello comunista, che governa il paese in cui vive. Sono gli anni ’60 quando decide di scappare in Italia. Pahor, come racconta nella sua avvincente autobiografia, ricomincia da zero la propria vita. Prende una seconda laurea a Roma, con molti sacrifici riesce a esercitare la sua professione fino a raggiungere una piena affermazione, che lo porta a curare esponenti del mondo dello spettacolo e dell’alta società.
Il viaggio
I racconti
Perseguitato in casa
Noi sloveni del territorio etnicamente pulito eravamo privi di qualsiasi diritto e perseguitati in tutti i...
Sovversivo sloveno
Dopo l'invasione della Jugoslavia da parte dell'Italia, le argomentazioni all'interno delle nostre riunioni cambiarono: se prima...
La Jugoslavia socialista
Mi trovai nuovamente sulla strada, senza sapere dove andare o cosa fare. Continuare gli studi a...
Ritorno in Italia
Nel maggio del 1960 ricevetti l'invito per partecipare ad un congresso medico in Italia. Decisi di...
Medico in Libia
In Libia ho vissuto vicende di ogni genere, piacevoli e meno, interessanti incontri ed esperienze irripetibili,...