Mestieri
attore, gestore di un cinemaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
VenezuelaData di partenza
1948Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
Vittorio Papa nasce in una famiglia di attori girovaghi: tanto il padre Gioacchino quanto la madre, Carlotta Paganini, hanno recitato nelle migliori piazze d’Italia, e lui è stato abituato sin da piccolo a stare sui palchi, in città sempre diverse.
Negli anni Trenta, dopo la morte prematura del papà, si stabilisce con mamma Carlotta e il fratello Francesco a Bagni di Tivoli; qui prendono in gestione un cinema, e i due fratelli imparano il mestiere di proiezionista.
Con la guerra e la chiamata alle armi, tutto si congela. Vittorio combatte sul fronte albanese, e quando torna trova una situazione disastrata. I divertimenti, gli svaghi come il teatro e il cinema vivono un periodo di abbandono da parte del pubblico.
Nel dopoguerra la situazione non accenna a migliorare, e i Papa meditano di lasciare l’Italia. Il Venezuela in quegli anni ha stipulato accordi con i Paesi europei per l’assunzione di manodopera in vari settori, ma specialmente in quello dello sfruttamento delle risorse energetiche. Nel sottosuolo di quel Paese, ancora in buona parte selvaggio e inesplorato, è stato scoperto l’oro nero, il petrolio.
Dopo il viaggio in nave la famiglia si stabilisce a Caracas. I fratelli si lanciano subito in quanto sanno fare di meglio: i proiezionisti al cinema. Ma se Francesco si accontenta di un lavoro dal salario molto modesto, ma assicurato e continuativo, Vittorio sente forte il desiderio di affermarsi, di “farcela”, avere successo e vivere delle avventure. Cambia diversi lavori, specializzandosi particolarmente in quello di elettricista. È con questa mansione (e con un salario da favola di 250 bolivar giornalieri) che viene assunto in una spedizione amazzonica, con un’equipe alla ricerca di giacimenti. Ha modo di osservare la fauna e la flora della foresta, e soprattutto di avere incontri a tu per tu con le tribù di Indios più lontani dalla civiltà.
Dopo qualche altra breve parentesi lavorativa, Vittorio matura insieme a Francesco l’idea di rientrare in Italia. A spingerli non è solo la nostalgia, ma anche la consapevolezza che, eccezion fatta per qualche raro ed episodico contratto, arricchirsi nel Venezuela è impossibile. Così, dopo due anni appena – ne avevano messi in conto nove, prima di partire – i Papa tornano a casa.
Il viaggio
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