Mestieri
cantante liricoLivello di scolarizzazione
studi musicaliPaesi di emigrazione
SpagnaData di partenza
1828Data di ritorno
1838Periodo storico
Periodo pre-unitario (fino al 1876)Temi
Ignazio Pasini nasce nel 1796 a Colombaro, in provincia di Brescia. Le cronache dell’epoca testimoniano che possedeva una voce “maschia, un’anima e un fuoco, che rammentavano la forte e generosa terra, ove aprì gli occhi alla luce”. Fu uno dei tenori drammatici più rinomati a calcare le scene dei teatri italiani agli inizi dell’Ottocento.
Probabilmente il suo debutto avvenne nel 1826 al Teatro Carolino di Palermo nella parte di Coraman nell’opera “Zadig e Astartea” di Nicola Vaccaj, di cui parla ancora nelle sue lettere dalla Spagna, paese in cui si trasferisce con la moglie Laura nell’estate del 1828. Sono, quelle dal Paese iberico, lettere rivolte principalmente al cognato Nicola: l’intento è quello di tenere vivi i rapporti familiari, ma anche curare i propri interessi sulle terre ereditate da Laura e amministrate dal fratello di lei.
Ai molti successi riscossi sulla scena madrilena (è tra i primi interpreti del fortunatissimo “Elisir d’amore” di Donizetti) si mescolano dolorose vicende private: prima la morte della figlia Elettra e poi, a causa di un focolaio di colera riesploso all’inizio del’Ottocento, anche quella dell’amatissima moglie Laura. Quest’ultimo lutto lo convince a far ritorno in Italia dove, superato il profondo scoramento, riprende in mano la carriera. Debutta alla Scala di Milano nell’Otello di Gioachino Rossini, dal quale è tenuto in grande considerazione.
Nel 1836 lo ritroviamo alla Fenice di Venezia, dove interpreta il personaggio di Alamiro nella prima assoluta del “Belisario” di Donizetti. Chiude una carriera sfavillante a San Pietroburgo, nel 1844. Rientrato in Italia, svolge incarichi politici nel suo paese natale, e qui si spegne nel 1875.
Il viaggio
I racconti
Madrid, lì giugno 1828
Madrid li Giugno 1828 Carissima Signora Margì, mio caro Cognato Incomincio la mia lettera col dirle che la...
“Felicissimo esito e i più vivi applausi”
Madrid li 29- 6 - 1828 Stimatissimo Sig. Nicola Abbiamo ricevuta la sua lettera del 26 dello scorso...
“Pare che la mia carriera sia ben incominciata…”
Madrid li 7. 5. 1829 Carissimo Sign. Cognato Col corriere di lunedi quattro, andante maggio, ho ricevuta la...
“Grazie alla Provvidenza stiamo tutti bene”
Madrid li 15 agosto 1833 Sig. Cognato Carissimo questa è la terza lettera che scrivo senza aver da...
Il colera in Spagna
Caro Cognato, Questa mattina sono stato dal Direttore delle Poste a lagnarmi, il quale mi ha detto...
“La mia Laurina non esiste più!”
Madrid li 27 luglio 1834 Caro Cognato! Avrei dovuto scrivere avanti ieri, ma non potendo pel dolore e...