Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1943Data di ritorno
1945Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
L’esperienza di vita all’estero di Giuseppe Sartori è forzata e tutt’altro che voluta: Giuseppe, sergente del Regio Esercito, è tra la moltitudine di soldati italiani che nel corso della Seconda guerra mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre, vivono il dramma della cattura da parte delle truppe naziste, della deportazione e della reclusione in Germania. Il suo calvario inizia in Grecia, dove viene fatto prigioniero, e si consuma all’interno del campo di concentramento di Meppen. Giuseppe, come molti connazionali, rifiuta di schierarsi con la Repubblica Sociale Italiana, finendo nella schiera di quelli che le autorità tedesche definiranno come Internati militari italiani. Verrà costretto al lavoro forzato in una fabbrica di mine, dove conoscerà la futura moglie, Rosa, russa e anch’essa prigioniera. I due, nonostante le violenze e i soprusi, rimarranno insieme quasi senza interruzioni fino al ritorno in Italia alla fine della guerra.
Il viaggio
I racconti
Botte, insulti, urla
Andammo nel campo di concentramento che era sopra la città. Erano tutte baracche, i prigionieri erano...
Un pezzetto di carota
Un giorno radunarono tutto il reggimento e venne a parlarci il mio capitano. Si chiamava Campagna,...
Denti strappati
C’era una certa libertà di circolazione nei reparti. Quasi subito dopo l’inizio del mio lavoro sentii...