Mestieri
marinaio, artigiano, imprenditoreLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiore (accademia navale)Paesi di emigrazione
Argentina, Bolivia, Perù, ColombiaData di partenza
1925Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Serretto Serretti nasce a Cecina, in provincia di Livorno, il 7 giugno del 1901. Compie gli studi presso l’istituto nautico e l’accademia navale, ma ben presto comincia a scontrarsi con l’autorità, e a mal tollerare quel regime di vita. Interrotta la carriera militare, cerca lavoro nella marina mercantile, e sale come mozzo sulla nave “con il nome più grigio e miserabile”, la Vallescura. Per sei mesi naviga e visita diversi porti dell’Atlantico, dove si caricano e scaricano amianto e carbone: Dakar, Rio de Janeiro, Montevideo, Buenos Aires. È una vita dura, ma a Serretto piace girare il mondo, e in Italia le cose stanno cambiando rapidamente.
Rientrata a Genova, la Vallescura e il suo equipaggio trovano, difatti, la federazione marinara di appartenenza inglobata nelle Corporazioni Marittime Fasciste. A tutti i marinai, capitano in testa, viene chiesto di aderire al sindacato fascista. Nessuno batte ciglio, racconta Serretti. Solo lui “incrocia le braccia” e rifiuta di firmare.
Negli anni degli studi ha scoperto il socialismo, letto Marx ed Engels, ha partecipato a riunioni proprio mentre Mussolini saliva al potere. Non accetta di piegarsi a quell’ “ultra-rivoluzionario-guerrafondaio” che aveva tradito il socialismo. Piuttosto qualche mese di galera, che si era fatto davvero durante la breve e impetuosa esperienza nella marina militare. Piuttosto, l’espatrio.
D’altronde le alternative sono tre e tutte ben grame, come racconta alla madre quando trova finalmente il coraggio di confessarle d’aver perso il lavoro: o finire in galera, o emigrare, o al cimitero. È così che, scartata l’ultima, già provata la prima, Serretto sceglie di partire. L’occasione peraltro gli è capitata a tiro: una fabbrica di mattoni in Argentina. E parte con altri due cecinesi, anch’essi antifascisti.
È qui che comincia la seconda vita di Serretti. Dopo molte sfortune iniziali e un cambio in corsa dell’idea imprenditoriale, la fortuna prende a girare dalla sua parte: diventa un figurinaio, ovvero un commerciante di statuine di “marmolina” che hanno grande successo in tutto il Sud America. In società con alcuni compaesani gira l’Argentina, il Perù, la Bolivia, impiantando per qualche tempo il suo affare, per poi cambiare zona. È in Colombia che infine si trattiene e, fondata la “Sociedad Italiana de Arte y de Escultura”, raggiunge il benessere.
Il viaggio
I racconti
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