Mestieri
baristaLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
SomaliaData di partenza
1936Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
Messinese di origine, Giuseppe Vaglio nel 1936 vive l’esperienza dell’emigrazione nelle colonie italiane in africa. Da un punto di vista lavorativo ed economico, il trasferimento dall’Italia alla Somalia, si rivela estremamente positivo per Giuseppe. A Mogadiscio trova un ottimo impiego come barista presso l’Opera Nazionale Dopolavoro per 2.200 lire al mese più le mance. “Pensando che a Palermo prendevo solo 200 lire al mese sentii un tremolio alle gambe”, scrive sul suo diario, dimostrando come per alcuni la scelta di attraversare il Mediterraneo in cerca di condizioni di vita migliori, in quegli anni, si rivelasse azzeccata. Ma c’è un risvolto della medaglia, che Vaglio non si esime dall’evidenziare nel suo diario; è testimone delle imposizioni alla popolazione locale e coloniale da parte del Governatore della zona, il generale Rodolfo Graziani,. Pretese fanatiche sul contegno da tenere ad ogni suo passaggio tra la folla, e discriminazione sugli spazi pubblici da occupare o evitare per gli stessi somali. Delle forzature che gli attireranno l’antipatia dello stesso Vaglio, almeno fin quando Graziani non si allontanerà dalla colonia.
Il viaggio
I racconti
Discriminazioni razziali
Con N. continuammo a fare il nostro giro per conoscere la città e debbo dire francamente...
Barista a Mogadiscio
Dopo aver fatto il giro di tutta la città, ritornammo a casa per la cena. La...
Governatore Trombetta
La moneta circolava molto bene e in breve tempo crebbe la sicurezza e l'agiatezza per ognuno...
Tutti uguali in Somalia
Il tenore della nostra vita in Somalia indubbiamente era migliore di quello in Italia. La gente...