Mestieri
ispettore delle emigrazioni transoceanicheLivello di scolarizzazione
laurea in Economia e CommercioPaesi di emigrazione
Argentina, Australia, Singapore, SumatraPeriodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)È trascorso più di un anno dall’ultimo incarico di Sabino Roppo, ispettore delle emigrazioni transoceaniche. All’inizio del 1954 prende servizio sulla nuovissima Andrea Doria, che due anni dopo affonderà in uno dei più controversi disastri della storia marittima. Roppo è diretto negli Stati Uniti.
NEW YORK – 27 febbraio 1954
È veramente una immensa babelica metropoli, forse la più popolosa del mondo. Interessante l’ingresso nella baia, con la grande statua della Libertà emergente dalle acque dell’Oceano. È il simbolo più significativo di questa America, che dà il benvenuto al navigante e all’emigrante in questa terra libera e prospera e democratica. […]
Scendendo dall’Andrea Doria (la nave ammiraglia della flotta mercantile italiana) e ponendo piede in questa terra ho provato una strana sensazione al pensiero che anche a me è toccata la ventura di vedere un lembo dell’America, di questi Stati Uniti tanto favoleggiati tra noi europei ed italiani in particolare. La prima impressione è stata piuttosto sgradevole: si respira vapori di benzina e a chi, come me che vivo a Venezia circondata dalla sua laguna, non è abituato, riesce piuttosto fastidioso. Il traffico degli automezzi è incessante, continuo ma assai ordinato, scorrevole e poco rumoroso.
I palazzi enormi, fuori da ogni immaginazione (il più alto grattacielo supera i 3000 metri) e i negozi fantastici per grandiosità e ricchezza e varietà di prodotti. Ma i prezzi sono salati, più che in Italia. Fiumane di gente da tutte le direzioni alla luce del cielo e a quella artificiale della New York sotterranea. Ho girato in lungo e in largo il centro della città, a piedi, in taxi, in autobus, in metropolitana. Ho posato gli occhi dappertutto. Il padrone di New York è la macchina: qui tutto è colossale, tutto è automatico, tutto è in movimento. La vita turbina e il cervello umano non può, non deve riposare. Non ti parlo poi delle luci di N. Y.: è qualcosa di fantastico, di fiabesco, sembra una piedi grotta napoletana moltiplicata per cento, per mille. Si vede ovunque, si avverte l’opulenza, la ricchezza, la forza di questo immenso nuovo Paese.
Però tutto è recente, non vi è nulla di bello, di artistico, come l’intendiamo noi del vecchio continente. New York affascina ma a volte stanca e annoia. Ed oggi sono lieto, ché la nave rivolge la prora ad oriente e fra dieci giorni sarò di nuovo in Italia, a casa. È necessario ed utile girare il mondo per apprezzare ed amare di più il nostro Bel Paese.
Il viaggio
Mestieri
ispettore delle emigrazioni transoceanicheLivello di scolarizzazione
laurea in Economia e CommercioPaesi di emigrazione
Argentina, Australia, Singapore, SumatraPeriodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Sabino Roppo
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