Mestieri
autotrasportatoreLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
EritreaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Nel 1935 l’Italia ammassa truppe in Eritrea in vista dell’imminente guerra contro l’Etiopia. Papaleo parte come volontario in un reggimento di contraerea, diretto ad Asmara.
Nel 1935 venne richiamato alle armi per contingenti di reparti in Africa Orientale, prima destinazione Firenze e dopo destinazione Asmara in Eritrea, territorio già italiano. A Firenze siamo arrivati 800 richiamati classe 911 tutti dal 2 regg.to contraerea.
Dopo alcuni giorni riunì nello spiazzale della caserma alla conta del gruppo. Il Cap. Bandini ci spiega l’incarico ricevuto per formare una batteria destinata in A. O. e desidero formarla tutti da volontari per l’incarico che ci aspetta in A.O. -Africa Orientale- destinazione Asmara tutti quelli che sono d’accordo alzino la mano. Presi la mia decisione da solo, senza consultare i quattro paesani, eravamo a poca distanza. Alzai la mano e sottocchio di sfuggita guardai a loro. Dopo essere elencati si sciolsero le righe ai paesani e disse loro: anche voi siete volontari? Napolitano rispose: tu l’hai alzata e noi l’abbiamo alzata pure. Risposi voi comandate alla vostra coscienza a fare altrettanto, se va male non dite mai che è per colpa di seguire me. Ancora avete il tempo di rinunziare. Ruta rinunziò. Prima della partenza ebbi cinque giorni di licenza per assistere alla causa giudiziaria dell’incidente automobilistico avuto con il mezzo del Sig. Gugliotta. Ritornato a Firenze, l’indomani partenza per Napoli ad imbarcarci sulla nave Romolo. Eravamo dotati di n.6 camioncini 6.18 quattro autocannoni e tutti i servizi accessori. Sbarcati in Eritrea nel mese di luglio. Durante la traversata si è fatta una fermata in Sardegna per completare il carico la nave e poi diretta a destinazione. Lasciato la Sardegna la nave costeggia la Sicilia a breve distanza circa un chilometro era di giorno. Passai quasi tutta la traversata alla ringhiera di coperta a guardare la terra natia e tutti quei luoghi che conoscevo all’altezza un po’ prima di Capo Passero, guardavo con molto ricordi ero curiosionato pensante di tante rimempranze. Mi stacco dalla ringhiera rangiamo i paesani e dico a Napolitano. Voglio fare un telegramma a casa, però non voglio dare sospetti a mia madre, dammi l’intirizzo di tuo padre, lui è più forte d’animo e riflessivo. La notizia la porterà lui alle nostre famiglie. Così fu fatto tutti d’accordo. Fatto il telegramma, e torno alla ringhiera e con qualche lagrima agli occhi, mi sono staccato e tornato alla cuccetta quando ho perduto d’occhio la terra Natale. Arrivati a Porto Said si è inoltrati nel Canale di Suez ed avevamo da guardare molto belle vedute, poi ad Ismailia, posto incantevole per bagni ed altro. A nove giorni dalla partenza siamo arrivati ad Assabi porto eritreo per lo sbarco si è atteso cinque giorni per accostarsi alla banchina per lo sbarco. Il capitano per un’insulezione fu portato subito in ospedale all’Asmara, dopo la seguito il tenente per la stessa ragione. Lo sbarco e la partenza per l’Asmara fu curato da sottotenenti. Arrivati in Asmara e sistemati all’accampamento in una piccola altura poco distante alla città ci siamo sistemati sia con gli automezzi e si all’accampamento con le tente per dormire la notte. Tutto è andato bene. Dopo alcuni mesi venne formata un’altra batteria contraerea a postazione fissa. Comantante assegnato fu il tenente Viale e due sottotenenti Crispi e Coriani, l’altra venne rinforzata con altri (?) Il tenente Viale ebbe fornito un camioncino 618 per tutti i servizi di batteria nominato 3A batt. Contraerea San Polo. Il comantante Viale era un tenente bravo e intelligente pignolo al massimo, tutto doveva funzionare al massimo.
Il viaggio
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