Mestieri
operatrice turisticaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Regno UnitoData di partenza
2005Data di ritorno
2008Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Il bilancio della permanenza a Londra per Giulia Scabbia, giovane ferrarese che dal 2007 si è trasferita nella City per lavoro, presenta qualche luce e molte ombre
Londra 4th February 2008 – Monday 9.55 am – Mood 4 1/2
Mi stanno cercando di convincere che dovrei essere felice di avere dormito con un occhio chiuso e uno aperto per tutta la notte, essermi alzata alle sei e un quarto quando fuori c’erano ancora i pipistrelli ed essermi messa la solita gonna nera con la camicia bianca, essermi congelata le gambe su e giù per 18 metro diverse con quelle scarpe scomodissime che vorrei trovare il coraggio di cestinare, tutto per sentirmi dire come schiavizzare me stessa al meglio. L’idea che mi è passata ieri sera per la testa mentre cercavo disperatamente di prendere sonno mi spaventa, mi ha fulminato la mente in un secondo, e quel secondo mi ha cambiato la nottata, mi ha fatto piangere, mi ha preoccupato e tuttora mi lascia perplessa e curiosa. E non riesco a credere che ho aperto gli occhi, ho guardato il planisfero, ho cercato dov’è esattamente quel posto, e ho persino cercato la lista dei 5 Stelle su Google. Ho paura, paura di cambiare ancora, ma mi fa ridere l’idea. Ci penso. Promesso. Nel frattempo mi godo il mio morbidissimo fidanzato. Giuro che quando penso che sono innamorata, mi spavento. E quindi mi spaventa l’idea di andare via. Ancora una volta. Comunque vedremo. Ho 4 ore di sonno alle spalle, e ne devo passare altre 6 qui. Almeno. Forza, Giulia. E coraggio, come sempre insomma. Alla prossima Giulia. Funny how they think I am writing notes about this training, and I’m writing about my business instead. C G.
Same day time 11.05 am
Forse devo solo aspettare. Invece che fare le cose tutte in fretta come al solito. Forse voglio scappare perché sono insoddisfatta dal punto di vista lavorativo, (che è il motivo per cui preferirei essere a casa a pulire il bagno piuttosto che in questa stanza con i piedi che mi si gelano). Allora, cerchiamo di prendere le cose un po’ alla volta. Prima di tutto cerchiamo di arrivare alla pausa pranzo. Poi alla fine di questa giornata (in cui farebbero prima a dirci cosa ABBIAMO il permesso di fare), poi andiamo a prenderci un paio di scarpe più comode, per favore. Poi a casa perché c’è il fidanzato-orso più morbido del mondo. E poi magari parlo con lui di questa tempesta che mi sta colpendo il cervello. E gli do un sacco di baci prima che vada al lavoro stasera. E poi dormo nel suo letto dopo avere scritto che mi sento meglio. E stringo il suo cuscino finché il suo profumo non mi fa addormentare. Dio che fortunata che sono. Scriverei tutto il giorno… c’è anche il sole. E il cielo blu (?) sotto al bianco delle pareti e il marrone acceso dei mattoni, un po’ come a Windsor, un po’ come il 23 Novembre, un po’ come ogni volta che sono con lui. Alla prossima Giulia. Il colore di questi giorni è il rosso… because I said so. It’s show time…
12.03 pm Umiltà? Perché dovrei trattare gli altri con umiltà? lo li voglio trattare con rispetto, non con umiltà. lo sto servendo loro e loro hanno bisogno di me, perciò sono io che do le direzioni; sono io che do loro un servizio di cui hanno bisogno, non viceversa. lo non tratto con umiltà, io rispetto. Ascolto a bocca chiusa, ma non a testa bassa. Voglio imparare tanto quanto insegnare, osservare tanto quanto mettere a disposizione. lo non credo all’umiltà, io credo nel rispetto quando si tratta degli altri, e nella consapevolezza dei propri limiti quando si tratta di se stessi. Giulia
2.18 pm – Al Savoy era un lavoro. Qui sembra persino strano che ti paghino per farlo. Ho l’orribile impressione di girare a vuoto solo per il fatto che non faccio le cose col sorriso. Non è da me. Ci sono poche cose di cui ho voglia in questo momento, dall’uscire a prendere delle altre scarpe perché queste mi stanno massacrando i piedi, al tornare a casa e farmi il the ed i biscotti con il mio ciccio e poi scrivere finché non mi torna il buonumore. ll mio stomaco è in crisi, il mio utero sta sbroccando, la testa scoppia e un senso di indesiderata inquietudine, o piuttosto di progressiva tristezza, si sta lentamente impossessando della mia testa. Non voglio essere qui. E non sto parlando di questo hotel, parlo di Londra. Voglio dare di più, come sempre. Tipico mio. Alla prossima Giulia.
Il viaggio
Mestieri
operatrice turisticaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Regno UnitoData di partenza
2005Data di ritorno
2008Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Giulia Scabbia
Sola nella City
London 2th August 2007 Friday time: 00.34 a.m. Mood 6 1/2 È incredibile. Sono nella città più...
La qualità della vita
London - ormai 13th August 2007 Monday - time: 00.35 am Mood: 6 13 agosto, ovvero tra...
Londra o Parma
Londra, 4th February 2008 - Monday time: 3,45 pm - Mood 6 Mi rendo conto che non...