Mestieri
braccianteLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
BrasileData di partenza
1896Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Finalmente tutto è pronto, o almeno lo stretto necessario: Luigi Capellini e la sua famiglia, e i suoi paesani, tutti coloro che hanno deciso di abbandonare insieme la miseria e la provincia di Cremona, si mettono in viaggio verso il Sud America. E la partenza sembra la scena di un film: si va a piedi, in Sud America. Carichi delle poche miserie possedute, i migranti fanno circa 20 chilometri a piedi, prima di riposare in ricoveri di fortuna. Per prendere un treno all’indomani che li conduca fino a Genova, al cospetto di un mare immenso che solo a vederlo incute timore.
9 ottobre — col treno delle 11 abbiamo fatto partenza per Cremona, le donne e i piccini delle tre famiglie Valerani, Ruggeri e Fanni. Alle 14, 10 con gli uomini siamo partiti a piedi. Eravamo circa una quindicina. Diamo con sommo dolore l’addio al paese. Salutammo gli amici e ci mettemmo in cammino. Ogni gruppo di persone con pietà, come una parola d’ordine, diceva: povera gente, chissà come potranno mangiare nel viaggio e dove andranno a finire. Eravamo e siamo tutti contenti. Passammo il paese di san martino, abbiamo bevuto un bicchiere. Ogni poco qualcuno si voltava in dietro per vedere se si vedeva ancora l’alta torre di Casalbuttano e vedendola ancora si domandava: chi sarà il primo fortunato di noi di vederla prima? avremo noi la grazia di vederla ancora? quando? quando non si vede più ognuno sembra colpito nel profondo del cuore. Altro diceva: dove andremo a finire? saremo dei fortunati? si cambia di nuovo, si comincia a vedere il torrazzo, e verso le 13,30, dopo 18 km di strada, arrivammo alle porte di Cremona. Abbiamo mangiato alla meglio, a nostro carico, in casa di un parente del Ruggeri. Tutte e tre le famiglie ci troviamo con pochissimi soldi. Si è stabilito dopo cena che le donne e i bambini rimangono in qualche modo a passare la notte in casa del ruggeri e cosi’ io con gli uomini siamo venuti
qui allo stallo di marco e con una mancia allo stalliere dormiamo o meglio passeremo la notte in una mangiatoia o in un angolo della stalla sopra un po’ di paglia .
10 ottobre – abbiamo dormito malissimo per il freddo. ci siamo alzati alle 5. Siamo andati a prendere le donne, prendiamo un caffe’ e un po’ di pane. Ci siamo recati alla stazione ferroviaria. Qui trovammo le famiglie manfredini giuseppe -scandolara a.- ferrari alfredo – degani g. – ferrari giacinto- castellini ed altri, tutti del paese di polengo che erano appena arrivati e che anche loro partivano con noi per il brasile. Ci salutammo prima di salire in treno, ci facemmo il proposito di stare sempre uniti e di coadiuvarci a vicenda. Chi cantava, chi scherzava, chi piangeva, chi salutava a destra e chi a sinistra, chi baciava, chi faceva molte
Il viaggio
Mestieri
braccianteLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
BrasileData di partenza
1896Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Gli altri racconti di Luigi Capellini
L’idea di emigrare
1896 — con la nascita di mio fratello Giuseppe e il meschino raccolto difficilmente il babbo...
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