Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1966Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Giovanni racconta diversi risvolti della sua vita da emigrato a Parigi, sempre facendo ricorso a una sintassi e a una grammatica del tutto irregolari e particolari.
A cinquanta metri dallabergo da dove alloggiavo io cera un bellissimo bar. Dove io tutte le mattine prima che me ne andase a lavoro fascevo colazione. Prendendomi il solido cappuccino e una di quele paste ala crema e qualche volta gli lasciavo la mancia al barista. E qualche altra volta invesce me ne andavo senza dargli la mancia ed e stata una mattina che io dopo avere fato colazione e stavo per andarmine quando il barista mi cchiama discendomi lei se ne va cosi io mi sono voltato e lo quardato e gli o detto perche ce qualcosa che non va. E me ne sono andato un po seccato. Io lavevo capito che il barista mi aveva chiamato perche io non gli avevo dato la mancia . E unaltra volta mi era successo quando sono andato al cinema a vedermi il film. Per un pugno di dollari . Quando sono entrato in sala il film era gia incominciato da qualche minuto e in sala non si vedeva e si era avicinata la mascherina che lei fasceva servizio in sala . E mi a acompagnato a sedermi. Io lo sapevo che gli dovevo dargli la mancia mi sono quardato in tasca per vedere se cci avevo qualche moneta da targli ma purtroppo no ne avevo e gli o detto che mi dispiasce ma no ne o moneta spiccia. Anche perche alla cassa avevo pagato con soldi sane. E lei mi disce non fa niente glele posso cambiargli io. E a questo punto che io mi sono un po seccato non la vedevo giusto. Che lei mi doveva cambiarmi i soldi perche io gli dovevo dargli la mancia. E a questo punto che io mi sono seduto mostrandomi indifferente . E lei se ne andata brontolando. Chisa quante me ne avra dette che 10 non gli avevo dato la mancia . Dopo qualche giorno mentre scendevo le scale dellabergo mi sono visto con agelo che ssarebe labergatore di cui io avevo gia ffatto amicizia e un giorno parlando con agelo dicendogli che mi ero stancato di lavorare in questo locale. Me ne vorei andarmine. E angelo mi disce io ti conziglio. Prima che tu te ne vai di trovarti un altro lavoro. Perche vedi parigi . E una grande citta . Pero a volte rende difficile trovare lavoro . A te ti conviene . Che prima ti trovi un altro lavoro e dopo te ne vai . E cosi o ffato . E dopo un po di giorni . O trovato lavoro . In un altro ristorante e nel ristorante dove io ci lavoravo mi sono licenziato . E in questo ristorante dove io ci sono andato per lavorare cera il bar. E questo bar lavorava sia colinterno del ristorante e sia colesterno. E io in questo locale fascevo il barista e i proprietari di questo locale era una giovene coppia di sposi lei era italiana. Di un paese vicino bologna. E invece lui era francese . E mi disceva lei che loro erano cugini carnali che per potersi sposarsi ci e voluto il conzenzo del papa. In questo locale tutti giorni . Veniva a mangiare versso lle ore 12.30 . Un bel uomo sui cinquantanni . E la proprietaria de locale . Lo conosceva . Da qualche anno . E lei lo definiva un don giovanni e disceva chisa quante donne . Quando era giovane . Avra ffato sofrire essendo che ancora oggi . Pure avendo una certa eta . Riesce sempre a conquistare le ragazze . Lui avra una sua techinca perssonale . E con – questa sua techinca . Riesce a conquistare le donne . [e un tipo] sempre elegante . Porta sempre un fulare legato al collo . E quando entra nella sala del ristorante la prima cosa che lui fa . E quella di mertersi a quardare i tavoli del ristorante . E quando vede che ce qualche ragazza . Che sta Pranzzando da sola allora lui . Si avicina al tavolo della ragazza . E cole sue bune maniere . Gli disce se si puo sedersi nel suo tavolo la ragazza vedendolo che si pressenta come un gentiluomo lo ffa acomodare . E quando loro finiscono di pranzzare . Lui da buon gentiluomo . Chiama il cameriere . E gli disce di ffare unico conto quello suo e quello della ragazza una volta aver pagato il conto si alzano e vanno via asieme . Erano gia passati 3 mesi da quando sono venuto a lavorare in questo locale . Quando un giorno . Un gliente de locale che era un italiano . Che aveva una ventina di anni . Che viveva a parigi e lui aveva unabitudine che prima che si sedeva al tavolo del ristorante . Veniva da me al bar . A prendersi laperitivo . Una volta mentre 10 gli preparavo laperitivo mi disceva ma a te non ti piascerebe . Di perfezionarti meglio a parlare bene il francese . E 10 gli o detto certo che mi piascerebe . E mi disceva che qui a parigi . Ce laleanza francese . Che questa e una scuola che e aperta a tutti . Chiunque si vule scriversi . Puo ffarlo . E in questa scuola ci sono dei giovani . Che sono di varie nazionalita . E loro sicrivono in questa scuola . Per poter perfezionarsi meglio di parlare il francese . E questa scuola andrebe bene per te . E dopo tu saresti avantaggiato . In quanto tu fai un lavoro . Esposto al pubblico . Ed essere in contato cole perssone . E inportante significa avere una marcia in piu degle atri . E dopo dovresti cercare . Di frequetare il cinema . In modo che lorecchio . Sincomincia ad abituarsi . E cosi dopo qualche giorno . Sono andato a scrivermi in questa scuola . Ed effetivamente . Non era stato difiscile scrivermi bisognava dargli le proprie generalita . E si doveva comprare qualche libro . Pero cera un poblema . Che dallabergo . Dove io alloggiavo . Alla scuola . Cera quasi mezzora di metro . E questo per me era un crosso . Sacrifiscio . Pero o voluto provare lo stesso . E mi sono scrito in questa scuola.
Il viaggio
Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1966Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Giovanni Papaleo
“Scianzalise” e “pigali”
Sempre in questo bar frequentava una giovene coppia di sposi. Il marito si cchiamava pippo e...
Con Consuelo
E in questa scuola che io o conosciuto quasta ragazza spagnola che si chiamava consuelo ....
Alla”sidroen”
Non era nemeno passata una settimana . Che consuelo . Era venuta ne locale . Dove...