Mestieri
cooperanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
MozambicoData di partenza
1981Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Tra gli obiettivi della cooperazione internazionale in Mozambico, negli anni Ottanta, c’è la lotta alla mortalità infantile, come racconta Livia Cattani descrivendo il suo operato di infermiera e quello dei una collega amica che fa il medico.
Era la prima volta, che capitavo in un Governo Socialista-Sovietico, e io avendo idee di sinistra approvavo ampiamente il tutto ma alla fine dei due anni restituii la tessera del Partito motivandola che dopo aver visto il Mozambico con un socialismo scientifico era meglio cambiare diverse cose. Così arrivò il 7.04.81 e fu il giorno in cui la mia amica Mariella partì per Mocuba, ricordo che era un giorno festivo in Mozambico era la giornata della donna Mozambicana. Alle 5 del mattino arrivò a casa P. Renato Cappuccino che caricò il baule di Mariella tutte le sue cose e partì. Un grande vuoto mi assalì; due giorni prima partì anche Paolo, l’altro Medico per Luabo. La casa così vuota mi sembrava disabitata. E venne il I° Maggio e, io ebbi la possibilità dietro ad una jeep di alcuni Padri, di andare a Mocuba, feci tutto il viaggio dietro alla jeep aperta al sole, e al vento, e alla polvere, ma ciò che ammirai fu fantastico intanto i primi 70 km. erano di strada asfaltata, poi all’improvviso iniziava la strada bianca: che era composta, di buche e sabbia, e ci voleva molta perizia a guidare per non andare fuori strada. Era di terra rossa con immense foreste lungo il margine delle strade; vendevano il carbone di legna e alcune sculture ricavate dall’ebano rosa e nero, o dal mogano poi c’erano anche coltivazioni di pomodori, di insalata di riso di mais e granoturco. Arrivammo dopo tre ore a Mocuba, Mariella era in sala operatoria per una urgenza della maternità; dopo un anno circa, mi chiesi, se in Mozambico qual che donna riusciva a partorire da sola; essendo altissima la percentuale di cesarei, e di rotture d’utero; ricordo che nell’Ottobre 1982 Mariella ne fece otto di rotture d’utero tutte meno una salvò le donne partorienti. Un vero record abbassò la mortalità da 101% a 0%. Penso che questi volontari dovrebbero essere premiati in qualche modo, non prendendo soltanto lo stipendio del volontario che ahimè è veramente pochino Ma scusate questa divagazione e torniamo al mio soggiorno, vidi che a Moncuba non c’era niente da mangiare ma proprio niente e allora io mi organizzai: innanzitutto avevo bisogno di una jeep e la ebbi in vendita dai Padri del Vicariato, era una Mitsubishi diesel, un po’ scassato, ma auto sufficiente, poi io tirai fuori tutta la mia competenza di meccanico, e così ogni due settimane andavo a Mocuba portando quello che riuscivo a rimediare a Quelímane, e posso dire senza smentita che se Mariella è sopravvissuta lo deve a ciò che le portavo. Mi ero organizzata anche a fare dei dolci con la papaia, e non avendo il forno mettevo una piastra metallica sotto e una sopra, in modo, da far salire il dolce. Penso che così buono neanche in Italia con tutte le nostre possibilità mi verrebbe.
Il viaggio
Mestieri
cooperanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
MozambicoData di partenza
1981Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Livia Cattani
Sotto il cielo del Mozambico
Era parecchio che dovevo tornare in Africa circa venti anni; avevo iniziato a venti anni andando...
Mine per strada
Le mie giornate passavano fra la scuola e l'Ospedale e fra l'organizzare quello che non funzionava;...
Ilha de Mozambico
E arrivò così il primo Natale 36° all'ombra e una scatoletta di sardine da mangiare, ma...
Un bimbo chiamato Nené
Ci fu una notte che arrivò trafelata una inserviente della maternità che disse alla domanda di...