Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Nelle pagine del diario di Espedito Russo, segnate dalla retorica del tempo, la descrizione delle prime ore dall’inizio della guerra d’Etiopia, con cui l’Italia fascista del 1935 dà avvio ai suoi piani di imperialismo coloniale.
3 Ottobre 1935
Finalmente, consacrata da un’atmosfera eroica, fremente di entusiasmi, satura di tutti gli enigmi che attendono, da un’ora all’altra, la giovinezza Italica, raccolta e vibrante nella offerta suprema per la grandezza della Patria, superbamente sfavilla. La marea mediocre delle oscillazioni internazionali è passata, su questa massa ardente di uomini giunti in A.O. come la punta d’oro di una lancia impugnata da una mano impareggiabile, carica di ogni significato di potenza e fremente del più grande destino. L’ora storica è suonata! Ci affida un compito, che emoziona cinque continenti, e chiama a raccolta, col puro orgoglio noi figli della Patria d’Italia, con le armi e il coraggio. Saremo fieri di seguire passo, passo il nostro Duce. L’Italia riporterà in questa battaglia le più belle vittorie. Oh! Dio fa che nell’animo di noi legionari sia sempre viva il ricordo di coloro morirono da eroi, versando il loro sangue in olocausto per la Patria. La guerra che ci condotto in terra d’Africa fu da molto vaticinata, ora sta a noi, o figli della grande Italia, bella, forte, prolifica e fascista la piena vittoria. L’errore di Varsaglia sta a noi di vendicarlo. L’Italia è ricca solo di umanità e storia. ” Giorno verrà, quando giustizia sarà fatta” così ha gridato il più grande dei mutilati: Del Croix. Questo giorno di riscatto è venuto, guai a coloro che oseranno impedire la marcia trionfale delle nostre gloriose armi. Vogliamo l’Italia grande: ha detto ogni italiano. E tu Benito Mussolini, tu che reggi le sorti della Patria Italia, proteggi e guida ancora i nostri cari in Italia, noi qui sempre pronti ovunque esso sia il posto assegnato, te ne saremo grati e riconoscenti. Oggi l’Italia palpita, i nostri cari tremano, e pregano, ma noi si è tranquilli, col sorriso sulle labbra si dice “era ora”. Oggi la gioventù d’Italia balza come un solo uomo, pronto ad impegnare l’anima, e portare il terra barbara il segno di Roma, simbolo di grandezza, di civiltà e di fortezza. Le legioni di Roma al comando del quadrunviro Emilio De Bono organizzatore della guerra, guadando il Mareb (il fiume che per 520 km fa da confine tra Eritrea ed Etiopia).
6 Ottobre 1935 I caduti del 1896 sono vendicati. Adua è nostra (è la capitale del Tigrè situata in Etiopia). Oggi sarà giorno memorabile per tutta l’Italia. Ognuno gioisce e forse qualche vero fascista nell’anima sente una pena. Anch’esso vorrebbe trovarsi a condividere il sacro dovere in terra ove i nostri antenati molti anni or sono caddero da eroi. Il 5 ottobre 1935 il tricolore torna a sventolare su Adigrat.
7 Ottobre 1935 Pagina 34 del diario Questa sera i nostri bravi ufficiali hanno chiamato tutti i sottoufficiali e soldati per festeggiare la presa di Adua. Molte sono state le bottiglie e sciampagna, qualche discorso, e qualche lacrima nei nostri occhi. Gioia infinita.
“Italia proletaria e fascista, Italia di Vittorio Veneto e della rivoluzione, in piedi. Fa che il grido della tua decisione riempia il cielo e sia di conforto aí soldati che attendono in Africa, di sprone agli amici, e di monito ai nemici in ogni parte del mondo: grido di giustizia, grido di Vittoria”
14 Ottobre 1935 Pagina 34 del diario Axsum, la città santa degli Abissini è occupata (Axsum è più antica di Roma!)
6 Novembre 1935 Pagina 35 del diario La bandiera Italiana riprende a svettare su Macallè.
Il viaggio
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EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
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