Mestieri
militareLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1940Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
guerraTemi
guerraÈ la vigilia dell’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Elio Rosi, ufficiale del 41° reggimento fanteria Divisione Modena, marcia da Imperia verso il confine con la Francia, in vista di un imminente scontro con le truppe d’oltralpe.
guerra, scoppiata il 10 di giugno 1940, era preceduta da mesi e mesi di preparazione. Per non riandare al settembre 1939 che vuole i nostri reggimenti già schierati sul confine con la Francia che, poi, sfociò in un intero inverno di niente di fatto, basterà dire che l’”ordine di marcia” per il vero conflitto si ebbe il 20 di maggio 1940. Movimento per il campo, naturalmente. Ma vi era nell’aria ben altro. Ricordo la Domenica (giorno 19), nostro ultimo viaggio, in permesso a San Remo per divertirci (ballo al Casinò, passeggiate ecc. ). Tutti si partiva l’indomani ed anche gli ufficiali dei Reggimenti 89 e 90 (Divisione Cosseria), nonché altri, avevano la faccia preoccupata. Fu una giornata svogliata. E, come cenammo al Ristorante Verdi, dove il nostro gruppetto di amici si recava abitualmente, lo dissi alla bruna e civettante cameriera: “Saremmo partiti l’indomani per la guerra”. Mi sembra di rivedere l’inquietudine che balenò nei suoi occhi in contrapposto all’aria spaccona che io ostentavo. Forse anch’essa aveva qualcuno che partiva, forse (chissà) bastava a turbarla il fatto dell’improvviso scomparire di noi tutti giovani ufficiali che ci riversavamo spesso a San Remo e che, alle lamentele per una bistecca poco cotta, sapevamo intercalare qualche complimento, ben accetto sulle caratteristiche notevoli del suo fisico. Ritornando sul veloce torpedone che ci riportava ad Imperia, pensavo con malinconia che avrei dovuto lasciare, per chissà quanto tempo, i pantaloni lunghi, il colletto bianco inamidato e le scarpe di vernice nera. Il Reggimento si sarebbe mosso dalla caserma alle ore 24 circa. Indossai gli scarponi, le fasce gambiere, la giubba vecchia e sbiadita dal sole. A tracolla la borraccia, sul fianco sinistro la pesante pistola. Ma eravamo inquieti per la partenza, giungemmo tutti troppo presto, e ci facemmo ancora una passeggiata sino a Porto Maurizio, io cd i colleghi Tenenti De Angelis e Massone e gustammo l’ultimo gelato.
Alle ore 23,30 il 41° Reggimento Fanteria della Divisione “Modena” si mosse: lunghe file di soldati insonnoliti e curvi sotto il peso degli zaini, ticchettare sordo sul selciato degli zoccoli dei muli, qualche moto porta-ordini che passando, ci accecava coi fari. l’adivamo per dove non si sapeva, per tornare chissà quando. Ed il 41″ Reggimento non è ancora ritornato, ora clic scrivo e, se ritornerà, molti di quelli che partirono quella notte, non faranno ritorno con esso. Il destino gli aveva tracciato una ben lunga e dura via da percorrere, una grande e triste avventura ci reclamava protagonisti dei suoi episodi futuri.
Quindici giorni precisi ci portarono da Imperia al confine.
Il viaggio
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