Mestieri
studenteLivello di scolarizzazione
Diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1967Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Complice una delusione in amore, nel 1967 Orestina decide di lasciare il piccolo paese in provincia di Cremona dove è cresciuta per andare a vivere “alla pari” presso una famiglia di Monaco di Baviera, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza della lingua tedesca che già studiava in Italia.
Avevo voglia di scappare! Volevo sparire da chi non mi aveva mai dimostrato palesemente di amarmi e aveva voluto non una ma due volte una risposta e da chi mi aveva tradito forse senza avermi mai amato. Si dice che chi fugge in amore si salva ed inoltre Cappella cominciava a starmi stretta; così, consigliata dalla scuola partii per Monaco di Baviera.
Alcuni amici al paese si congratularono con me per questa mia decisione; non ce n’erano tante a quei tempi (nel 1967) che partivano da sole per andare in una famiglia “alla pari”, si diceva allora. Ma, in pratica era il sistema più economico per imparare una lingua: pagavo solo il viaggio.
Presso la famiglia che la scuola mi aveva indicato, avrei dovuto occuparmi di due ragazzine di 9 e 10 anni ed in cambio avrei avuto vitto ed alloggio gratis e una paghetta settimanale. Partii con un valigione di cartone e già a Verona ci furono i primi problemi: dovevo aspettare il treno per Monaco di Baviera per ca. 2 ore di notte. Non immaginavo che di notte le stazioni fossero frequentate solo da uomini; infatti mi ritrovai 2 o 3 tipi che non facevano altro che fissarmi ininterrottamente, per chi mi avevano presa ? Ero una ragazza di 18 anni con un’angoscia nel cuore perchè ero sola e quel poco di felicità che mi stava dando la curiosità per il nuovo che stava per venire e perché nò, anche per il coraggio che avevo avuto fin dall’inizio ad imbastire questa impresa, ora si stava trasformando in paura.. Povera mè, mi dissi, come farò a sostenere tutto questo per 2 ore ! Ma il tempo passò, ed anche loro passarono e ripassarono davanti a mè che facevo finta di leggere un giornale ed il treno per Monaco arrivò sbuffando. Qualcuno mi aiutò a far salire la mia pesante valigia e cercai uno scompartimento con qualche ragazza o donna. Invece, di notte viaggiano tutti uomini e mi dovetti rassegnare a passare la notte con loro e tra poco avrebbero anche abbassato le luci. C’era chi si preparava ad allungarsi il sedile per dormire ! Se quello davanti a mè pensa di fare altrettanto stà fresco, non glielo avrei permesso. Infatti l’ometto davanti a mè era piccolo e già dormiva da un pezzo. Bene pensai. Non si accorse di nulla e buona parte della notte passò tranquilla. Che scocciatura dover presentare i documenti, i biglietti ad ogni frontiera, prima Italia Austria, poi Austria Germana e qui mi resi conto di quanto Cappella fosse ormai lontana. Che modo brusco di parlare; la mia prof di tedesco era così dolce, che tristezza sul viso dei controllori; certo anche loro avevano sonno !
Finalmente l’alba, era Luglio e il treno attraversava foreste immense, verdissime; c’erano anche tante mucche con grosse campane al collo e cavalli. Com’era diverso il paesaggio della Pianura Padana in questa stagione: campi di grano e di granturco sotto il sole cocente dell’estate. Pensavo ai miei amici e a Lui, chissà dov’era, chissà se qualche volta mi pensava o invece, anzi, senza invece, se la spassava al mare. Beato Lui, io dovevo darmi da fare al più presto per imparare al meglio questo benedetto tedesco per poi cominciare a lavorare. Lo dovevo alla mia famiglia che doveva assolutamente riemergere dallo stato di miseria attuale.
Il viaggio
Mestieri
studenteLivello di scolarizzazione
Diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
GermaniaData di partenza
1967Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Orestina Raschi
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