Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
frequenza scuola media inferiorePaesi di emigrazione
CinaData di partenza
1964Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
politicaTemi
politicaIl 17 maggio del 1964, mentre si trova in Cina per un viaggio organizzato dal suo gruppo politico, a Giacomo Montemezzani accade qualcosa che ha dell’incredibile: Mao in persona lo riceve, insieme al resto della delegazione. Una storica fotografia immortala il momento, Giacomo, un semplice operaio italiano, appare nello scatto alla sinistra del leader comunista più potente del momento.
Il pomeriggio del 17 Maggio 1964 ci comunicano inaspettatamente che siamo invitati a un colloquio con Mao Tze Tung. Dopo pochi minuti Mao ci riceve in una sala del Palazzo del Congresso del Popolo come fossimo dei grandi dirigenti internazionali. Contavamo così poco che il nostro disagio era soffocato solo dall’entusiasmo e dall’orgoglio. Fu un colloquio pacato, senza effusioni ma le questioni in discussione erano enormemente al di sopra della nostra statura. Come potevamo noi discutere di problemi mondiali col comunista più importante del mondo in quel momento. Ci disse, con comprensione, che lui aveva iniziato la costruzione del P. Comunista Cinese con soli dodici compagni. Ma Naturalmente non v’era alcun paragone fra noi e “quei” dodici. Probabilmente voleva sentire da vicino anche quelli dell’ultima fila. Eravamo infatti, una decina, tutti piccoli dirigenti locali. Era una cosa comunque del tutto straordinaria. In seguito ebbi modo di riscontrarlo.
Il viaggio
Mestieri
operaioLivello di scolarizzazione
frequenza scuola media inferiorePaesi di emigrazione
CinaData di partenza
1964Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Giacomo Montemezzani
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