Armistizio

25.6. martedi Alle cinque del mattino, dopo che avevamo fatto una buona dormita, il capitano Morosisi é affacciato alla porta per ordinarci di prepararci in tutta fretta, perché si doveva an dare alla conquista del Forte Pecti Turà (occupanti permettendo). Eravamo all’oscuro più completo. Forse i ffancesi avranno avuto delle candele, ma chi sà dove le avevano messe. Comunque abbiamo potuto arrangiarsi lo stesso. Nessuno si era spogliato; si trattava solo di mettersi le scarpe. Ma neanche cinque minuti più tardi il nostro capitano si é nuovamente Affacciato alla porta, in cima la scaletta, per dirci: “Ragazzi state calmi, é tutto finito”.

Proprio in quel momento gli era giunta dal comando di battaglione la notizia che l’armistizio era stato firmato. Però bisognava aspettare fin le sette, perché la fine delle ostilità aveva inizio, appunto alle sette. Qualche giorno più tardi si é saputo che l’armistizio era stato firmato il 22 giungo, però dove va entrare in vigore da oggi.

E’ difficile, se non impossibile, descrivere il nostro entusiasmo!

Per tatto il giorno siamo rimasti dentro nel forte; uscire sarebbe stato poco prudente perché d’intorno v’erano degli altri forti e si poteva anche pensare che in qualche parte non fosse ancora giunto l’ordine del “cessate il fuoco”. Così ci ha detto il capitano.