Arrestato e imprigionato

Qualche mese dopo io fui inviato dal P. Gesuita Ayrout a fare una conferenza sulla Missione dell’Alto Egitto al Cairo… Ritornato ad Assiut due o tre giorni dopo vengono due ufficiali di polizia egizia per arrestarmi… Mi lasciarono finire di mangiare e poi ammanettato stavano per portarmi nella prigione in mezzo a tutti gli arabi ladri.

Quando il comandante della polizia mi vide era un ufficiale musulmano molto amico dei frati, disse agli ufficiali: “Non è mica un ladro, è un uomo di Dio! Portatelo nel mio ufficio, e lasciate che chiunque voglia visitarlo possa parlare con lui”.

L’indomani due ufficiali mi portarono ammanettato in Cairo viaggiando in treno tutta la notte. Passai tre giorni alla scuola italiana di Bulac campo di transito e poi fui portato a Giza.

Durante tre anni e mezzo feci scuola di teologia a tre chierici salesiani, un corso di filosofia ai fratelli maristi, e misi insieme materiale per la mia tesi sui Francescani in Egitto sino al concilio di Firenze.

Tre volte passai la Commissione Internazionale della Croce Rossa per le mie condizioni di salute; e chiedeva la mia liberazione mentre la commissione politica rifiutava.