Paesi di emigrazione
FranciaData di ritorno
1940Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)La guerra è iniziata: l’Italia è schierata contro la Francia, e anche gli italiani che vivono oltralpe da quasi vent’anni, come i Paolucci, considerano seriamente l’ipotesi di rimpatriare.
Così la paura era sempre più forte e presente. Gli italiani poi che erano stati presi di notte furono liberati dai tedeschi, già cominciava l’avanzata tedesca e quindi rientrarono a casa con mezzi di fortuna, parecchi, che erano tornati in Italia, alla fine della guerra rivennero in Francia, a Vizille o altrove.
Poi un giorno zia Leda disse: “Io torno in Italia”. Mussolini faceva una gran propaganda, chi fosse tornato in Italia avrebbe avuto un alloggio e del lavoro. Poi siccome la nonna aveva la sua casetta, lei pensava di andare in casa della nonna. Nonostante facesse di tutto, la nonna non riuscì a farle cambiare idea e per lei era un gran dolore, Leda era la sua preferita e la figlia di Leda, Sonia, era l’idolo dei nonni. Ma non servì a niente. Era decisa così.
Un giorno babbo tornò a casa e disse a mamma: “Evangelina, torniamo in Italia, sono andato al consolato italiano a Grenoble, tutto è fatto, ho fatto gli incartamenti e ho venduto anche qualche cosetta di casa perché non si poteva portare di più di un certo peso di roba”. Immagina Paolo la mamma ed io! Non ti dico il nostro dolore, per me era la fine del mondo, il mio mondo e tutto era stato deciso senza il nostro accordo.
Quando mamma, piangendo come una fontana, andò da Madame Marcel per dirle che partivamo e che babbo aveva fatto tutto senza dirci niente, ci disse: “Signora Paolucci, non siete obbligata di partire, non avete firmato niente, non possono obbligarvi a partire, noi vi aiuteremo a vivere”. Erano tutti pronti a darci una mano per farci rimanere, era forse possibile rimanere, mamma non aveva preso nessun impegno. Ma mamma era troppo paurosa, troppo timida per rimanere sola con due bambini e in più in tempo di guerra. Se fosse oggi, le donne sono più libere, sono aiutate. Se fosse stata più energica sarebbe rimasta. Certo se sapevamo cosa ci aspettava in Italia, non so che strada avremmo seguito.
Babbo poi dopo con Leda decisero che saremmo tornati in Urbino nella casa della nonna, il tempo di trovare un alloggio per una delle due famiglie. Pensare che babbo era fuggito dall’Italia per allontanarsi da quel mostro di Mussolini e ci ritornavamo mani e piedi legati.
Il viaggio
Paesi di emigrazione
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1940Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976) Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Liliana Paolucci
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