Mestieri
Insegnante di lingueLivello di scolarizzazione
Laurea magistralePaesi di emigrazione
IndiaData di partenza
2004Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Consuelo affronta per la prima volta il problema delle grandi sperequazioni sociali che flagellano l’India, le vede riflesse nel suo caso nella diversa condizione in cui si trovano a studiare i bambini poveri e quelli ricchi.
Stamattina dopo aver detto le lodi e aver fatto colazione sono andata con Rossella a stendere i panni sulla terrazza del convento…Ci sono i monsoni in questo periodo dell’anno e quindi la pioggia continua a cadere senza sosta, riempiendo la zona di fango, ciotoli ma rendendo la vegetazione più rigogliosa! E da qui si vede un paesaggio stupendo, pianeggiante… Si intravedono anche delle piante di tè, veramente fantastiche. Verso le otto siamo andate nella scuola tenuta dalle suore qui di fronte. Ad accoglierci due bambine in divisa bianca e blu, molto ENGLISH, che ci offrono delle caramelle per il loro compleanno. Ci salutano con un good morning pronunciato perfettamente, così come i bambini che arrivano dopo con l’autobus sempre del convento…Bimbe piccolissime, quattro anni, che magari scendendo dal pullman rischiano di cadere. Sono fantastiche, tutte vestite di blu e con una cravattina a quadri. È incredibile come qui l’insegnamento e la formazione siano rigorosi; infatti la suora “maggiore” prova a sistemarla nel caso si fossero dimenticati di metterla nel modo corretto. Dopo per di che è incominciato il nostro giro per tutte le classi. Credo che il momento più emozionante sia stato quando la suora ci ha presentato alla classe dei più piccoli. Ci guardavano come se fossimo degli extraterrestri; quando ci hanno cantato delle canzoncine indiane, dopo aver detto il “padre nostro” OUR FATHER in inglese. In quel momento mi sono scese le lacrime in modo tale che non potevo più controllarmi. Era magnifico vedere con quale rispetto, gioia, amore, attenzione ci guardavano e cantavano per noi. Una bambina, più scura e più in carne rispetto alle altre, mi ha colpito in modo particolare, perché con quegli occhioni grandi continuava a guardarmi? Stavano facendo il classico esercizio che facciamo anche noi, quello di formare il plurale da una parola data, con la differenza che all’ età di 4 anni un bambino italiano non sa nemmeno scrivere in italiano, figuriamoci in inglese… Adesso le lezioni sono tutte in inglese, sicuramente questi sono i bambini più ricchi del luogo; infatti di sera la scuola è tenuta in bengali per quelli più poveri, che infatti non pagano nemmeno la retta. Le maestre vere e proprie invece sono vestite con la sari… sono molto eleganti. Io mi sento una “barbona” nei loro confronti. Ho i capelli lucidi e per di più insostenibili perché con questo caldo umido mi diventano ricci, non li ho mai avuti ricci…
Partecipiamo ad una lezione in hindi, Caterina fa dei disegni alla lavagna. Io mi siedo sui loro piccoli banchetti, mi mostrano le loro matite (STUPENDE, diverse dalle nostre perché hanno una mina molto più scura). Hanno stesse difficoltà degli inizi degli studenti stranieri di hindi, nello scrivere, nel pronunciare i vocaboli nuovi, nel sapere se è maschile o femminile…
Ore 14:00
Stessa scuola ma diversa scolaresca, questi bimbi sono figli dei più poveri della città; non pagano la retta, scrivono sulle lavagnette perché non possono permettersi i quaderni.. quando hanno visto la macchina fotografica si sono catapultati per avere una foto e si spingevano l’uno contro l’altro, facendosi anche male. NON È GIUSTO, perché IL BAMBINO POVERO NON Può COMUNICARE CON NOI, NEMMENO IN HINDI (perché è già tanto se sa il bengali) E QUELLO RICCO PARLA UN INGLESE PERFETTO, perché UNO MANGIA COSE SANE E L’ ALTRO MANGIA COSE CHE NON SI DANNO NEMMENO ALLE GALLINE, PERCHÉ IL BIMBIO RICCO HA LA DIVISA DI UN COLORE E QUELLO POVERO DI UN ALTRO? Soffro, piango, perché so che non posso fare niente.
Ore 02:39
“Sicuramente non è il Signore che vuole che siano così le cose… Non piangere e pensa che è un bene che abbiano le lavagne. Dopo questo richiamo filosofico non mi resta che andarmene a dormire e augurarti una notte piena di dolci sogni… Bacione, Paolo”
Preghiere in inglese. Prayer of a christian.
Il viaggio
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