Cambio del vestiario

15 novembre – Mattinata molto bella. Oggi sono due mesi esatti dal giorno dell’imbarco degli emigranti e così i loro bagagli sono stati di nuovo portati sul ponte allo scopo di prendere il cambio del vestiario per il prossimo mese. Questa è sempre una scena molto divertente benché di grande confusione. Di nuovo oggi abbiamo compiuto alcune bordate essendoci sempre vento contrario. Ho sperimentato un ritorno pesante dei miei reumatismi causato senza dubbio dal fatto di essermi completamente bagnato sabato scorso. Mi sono fatto degli impiastri di mostarda sul polpaccio e sono andato a letto molto presto. 6 ammalati. Lat. 2°13’, long. 29°42’, term. 80°.

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18 novembre – Mi sono svegliato alle cinque sentendo la voce del capitano che chiamava il cameriere a gran voce per svegliare tutti i passeggeri perché erano state avvistate due navi dirette verso casa. Ci siamo tutti alzati immediatamente e per circa un’ora ci siamo affrettati a preparare le nostre lettere; ma più tardi abbiamo scoperto che si trattava di due navi spagnole dirette all’Avana restandone molto delusi. La giornata era bellissima e quindi non abbiamo avuto troppo di che lamentarci per esserci alzati così di buon’ora. Stasera si è riunita l’associazione. L’argomento, introdotto dal capitano Jardine, era: “Gli Inglesi avevano una giustificazione nel cominciare la guerra con la Cina?”. Con una maggioranza di due persone è stato deciso di sì. Verso le dieci sono stato chiamato a vedere la moglie di A. Hart e sono rimasto con lei fin dopo le quattro, ora in cui ha partorito un bambino. Stava per spuntare l’alba, io non m sentivo particolarmente assonnato e essendo desideroso di vedere il sorgere del sole non sono affatto andato a letto, venendo ampiamente ripagato dal grandioso spettacolo ci ho assistito; certamente non c’è altro in natura che possa eguagliarlo.