Mestieri
libera professionistaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
MaliData di partenza
1979Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Programma di viaggio e prime tappe dell’avventurosa esperienza vissuta da Clementina Forconi, insieme a un gruppo di amici, in viaggio in Mali nel 1979 destinazione Timbuctu
Giovedì 25 Dicembre – Natale 1979
Ritrovo all’aeroporto di Linate alle ore 9; partenza per Parigi in orario. Pranzo a Parigi (splendido pranzo di Natale!). Partenza per Bamako alle ore 15 e arrivo alle ore 20. Siamo in perfetto orario sulla tabella di marcia. Hotel l’Amitié, piuttosto bello; non fa molto caldo. Compagni di viaggio non male al primo sguardo; l’accompagnatore mi pare un po’ troppo giovane.
Venerdì 26 dicembre
Cambio di programma: il viaggio verrà effettuato in senso inverso, fino a Tambouctou in land rover e poi si rientrerà in aereo. Ma riusciremo ad arrivare in tempo per prendere l’aereo per Parigi? Oggi si resta tutto il giorno a Bamako. Mattina visita alla città e al mercato: solito mercato africano, abbastanza povero e puzzolente. Pomeriggio sole in piscina: un po’ di noia, ma fa bene. Cena pessima a spese del Tucano: melone in ghiaccio, spaghetti alla carbonara (dicono loro) e dolce. Si sono dimenticati il secondo, no, il pranzo era previsto proprio così. Prendo una pizza per consolarmi, la pagherò ben 8.000 lire ed è immangiabile, la carbonella del forno scricchiola sotto i denti, preludio alla sabbia che mangeremo in futuro. Le notizie per il futuro sono poco confortanti; siamo uno di troppo, qualcuno dovrà salire sul camion appoggio. All’accompagnatore-baby si aggiunge un altro (Marcello) con aria poco rassicurante da frikkettone; nessuno dei due ispira la minima fiducia. Domani inizia la spedizione.
Sabato 27 dicembre
Bamako – Segou. Si dovrebbe partire alle 10.30: siamo tutti pronti, noi, ma non sono pronti nè i visti nè le macchine. Andiamo a pranzo al ristorante Mediterranée, ancora spese del Tucano (o già nostre?), c’è un couscous che non è niente male; anche la padrona del ristorante è niente male e suscita l’ammirazione dei maschietti del gruppo. Finalmente arrivano i visti, e le tanto sospirate macchine. Partiamo alle 18.30, ora folle per iniziare una spedizione. In teoria dovremmo arrivare a Segou, 250 km di distanza. Alle 22, non so quanti chilometri abbiamo percorso, ma certamente non tanti, ci fermiamo in una radura per posare il campo, altra cosa folle da fare alla notte, col buio pesto ed un freddo diabolico. La cosa traumatizza un po’ tutti; per fortuna sono riusciti a mettere in moto il generatore e c’è abbastanza luce. La cena, preparata da Fabio e dal boy nero (Jacques) è costituita da: pane, due scatole di tonno, pomodori, cipolle, e una minestrina Knorr cucinata orribilmente e che non piace a nessuno. Il morale è un po’ basso, ma speriamo nel futuro.
Il viaggio
Mestieri
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1979Periodo storico
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