Cammelli e dromedari

Fra i cammelli e i dromedari unica differenza rilevante è data dal dorso: il cammello ha due gobbe adipose, il dromedario ne ha una sola. Inesatta perciò la denominazione «carovana cammelli» quando si tratta di dromedari, ma ormai da tempo è invalso l’uso, anche fra coloro che ne fanno commercio anche nelle pratiche di compravendita in cui però viene indicato tra parentesi il nome vero dell’animale. Dai giovani dromedari selezionati da personale specializzato e sottoposti ad un trattamento e ad un particolare addestramento, vengono fuori i famosi Mehari, animali alti, snelli, velocissimi da cavalcare, capaci di percorrere agevolmente dai 40 ai 60 km. all’ora, con i quali vengono formati i reparti speciali di Meharisti, molto caratteristici, di incalcolabile rendimento, ma da usare unicamente nel deserto. La carovana che mi venne affidata, alla partenza da Barce, era composta da duecento cammelli e altrettanti cammellieri, noleggiati in loco. Da calcoli fatti, essa era in grado di trasportare, con un certo margine dì sicurezza, il fabbisogno del Battaglione per otto giorni in viveri e materiali vari, oltre ad una scorta di armi e munizioni. La forza del Battaglione, in media, era di una ventina di Ufficiali e di un migliaio di ascari. Il rifornimento avveniva in località e giorno stabiliti con apposite autocolonne che trasportavano i generi racchiusi in appositi sacchi di tela speciale, atti al carico sui cammelli. Per facilitare le distribuzioni, ad ogni sacco veniva applicato un rettangolino di tela chiara con la scritta, sottoforma di frazioni, in cui il numeratore indicava il genere del contenuto e il denominatore, la quantità. Su apposito libretto venivano tenuti aggiornati i dati della qualità e quantità, che venivano segnalati tutte le sere al Comando. La carovana di norma seguiva il Battaglione, a poca distanza; a volte era costretta a seguire itinerario diverso, il che si presentava pieno di rischi e di pericoli, oltre a quelli, non indifferenti, dei ribelli, per la difficoltà dei nomi delle località e dei percorsi non ben noti talvolta e incomprensibili.