Capo

Dopo due giorni venne un macchinista a cercare operai per un’altra macchina, eravamo quattro disponibili e ci recammo con lui sul lavoro. Era una machina che lavorava già da 15 giorni e la squadra degli operai erano tutti Argentini, di Cordova, tutti armati fino ai denti di coltelli, che per un piccolo motivo ammazavano una persona come niente fosse, erano buoni lavoratori ma viziosi, erano tutti a contratto, un tanto per quintale che dalla machina sortiva il frumento, ogni mezz’ora si abassavano e andavano a fumare, i compagni miei Italiani non gli accomodava questo, e cominciarono a mormorare io non avevo nemmeno fatto attenzione a questo e lavoravo solo, di voglia e forte com’ero, facevo un grande lavoro e l’indomani gli argentini abbandonarono il lavoro dicendo o via loro o via noi, erano in 9 e noi in quattro, allora noi che eravamo della minoranza, cedemmo e cominciavamo a lavarsi e a cambiarsi per andar via, mentre mi lavavo, mi venne un Cordovese di loro, pezzo di uomo grandissimo; e mi disse che io non dovessi andar via, che i suoi compagni avevano notato essere io un buono e bravo compagno, e che tanta fiducia avevano in me, che mi elegevano a loro capo.