Mestieri
studenteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AlbaniaData di partenza
2006Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Una piccola chiesa in un piccolo paese a un’ora e mezza da Scutari, dove incontrare il console italiano e la popolazione locale. È la prima meta del viaggio intrapreso da Alba Aceto alla scoperta dell’Albania nel 2006.
19/11/06: Pronti ad uscire da casa alle 8.30 per recarci a Koman, situata a circa un’ora e mezza di distanza da Scutari, dove parteciperemo alla messa domenicale celebrata abitualmente dal nostro amico prete. Man mano che avanziamo nel nostro cammino le strade diventano sempre più pericolose e tortuose. Il paesaggio circostante è di tipo montuoso. Per strada scorgo l’esistenza di un piccolo mercato molto affollato, intravedo passare qualche carretto trainato da un mulo e donne e bambini che raccolgono legna e portano al pascolo il bestiame. Poi improvvisamente mi appaiono: il lago, la centrale idroelettrica, piccole case devastate arroccate tra le montagne, una struttura scolastica barcollante che non dà affatto l’idea di essere una scuola. Nel frattempo ci fermiamo un attimo per fumare una sigaretta e mi accorgo che il ponte che abbiamo appena attraversato non sembra versare in condizioni ottimali. Di fronte a noi c’è una piccola fontana attorno alla quale chiacchierano un paio di uomini ed una donna che prendono l’acqua e mi guardano incuriositi nel momento in cui cerco di fotografarli. La vegetazione circostante è molto fitta e sembra di essere completamente isolati dal resto del mondo. Finalmente arriviamo in Chiesa e le Clarisse preparano per noi gentilmente il caffè. E’ proprio dalle Clarisse che incontriamo per la prima volta il Console di Scutari con il quale abbozziamo una rapida conversazione interrotta per entrare in Chiesa ed assistere alla Messa: momento particolarmente emozionante soprattutto nella sua parte finale, quando noi italiani presenti alla funzione siamo stati invitati a salire sull’altare per presentarci alla popolazione locale e rivolgere loro un piccolo pensiero. Al termine della Messa abbiamo modo di instaurare i primi contatti istituzionali funzionali alla realizzazione del progetto “Emigrazione, immigrazione e diritti”. Si fissano così gli appuntamenti di lavoro che scandiranno la settimana di missione in Albania. A questo punto si pranza e mangiando emergono ancora una volta tratti caratteristici dei soggetti coinvolti nel progetto. Dopo pranzo ci rechiamo in un posto meraviglioso che funge da collegamento tra le due sponde del lago di Koman, dove la gente sale su piccoli aliscafi e trasporta la merce da una parte all’altra. Arroccata sulla roccia si trova una grotta in cui è posizionata la Statua della Madonna e dove si dirigono i fedeli per pregare. Si intravedono delle piccole postazioni in cui, durante il Regime Comunista, venivano messe di vedetta sentinelle addette alla protezione della zona da eventuali incursioni nemiche.
Il viaggio
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