“Cimitero scuola Agricoltura”

Poscia questo sacro terreno andò sempre ingrandendosi, mano mano che qualche combattimento si faceva micidiale per qualche nostro fratello. Ogni tomba è coperta di mattonelle che a colori formano la Santa Croce, son formati a cuna con in testa un vero capolavoro, fatto da soldati di professione; noi si faceva a vicenda raccogliendo fiori e facendo dei piccoli lavori pur di adornare le cari fosse, ed ora che a capo del cimitero fu fabbricata una graziosa chiesuola, sembra un vero paradiso, io non potevo passar isolato senza permettermi di fargli un’accurata visita, e così leggendo i nomi dei poveri martiri che vi stavan sepolti, che una buona parte appartenevano al mio reggimento. Per l’inaugurazione ci venne i prodi Generali Desciurand, e Nasali Rocca che diedero sboccio a dei discorsi commoventissimi ricordando sempre le anime date al sacrifizio dei dovere. I detti gentiluomini fecero lode ai soldati. Del 23° fucilieri che idearono e pensarono a si ottimo lavoro, e diedero un premio ai due scalpellini che fecero i migliori lavori.
Ora quel sacro cimitero rappresenta in quei luoghi, il sintomo di civiltà portato dagli italiani l’autunno del 1911, e sarebbe bene che ogni viaggiatore che laggiù si potesse trovar non si lasci scappare l’idea di fargli un’accurata e amorevole visita. Si chiama cimitero scuola Agricoltura posto a 8 chilometri circa da Tripoli di Barberia.