Mestieri
agricoltoreLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)La guerra appare solo sullo sfondo delle lettere che Stefano invia a casa dall’Etiopia, nel 1935. Nelle sue corrispondenze si sofferma a parlare di foto, da scattare e da spedire, e di abbronzatura.
14.12.35 da Macallè. “Dopo un’altra tappa fatta, ora mi trovo a pochi chilometri da Macallè, domandai al Comandante la compagnia il permesso per andarvi, che mi concesse e ieri in muletto vi andai con lo scopo e la speranza di trovare Lorenzo… invece tornai molto spiacente non avendolo trovato ora è a vari chilometri da Macallè. Visitai bene il paese, il Castello del Ras sottomesso con tutti i suoi armati, il mercato indigeno molto movimentato e le vie interessanti, tutto un gran movimento di soldati e operai che lavorano e un via vai di camion e automobili; Macallè diventerà sotto la nuova Italia una grande e bella città… mi è stato possibile acquistare da un amico che è andato ad Asmara un rotolo per fotografie che ho già fatte, ma il più difficile è adesso svilupparle e stamparle. Se mi sarà possibile appena fatte t’invierò subito il campione con la lunga barba imponente e di colorito africano….la cartolina caratteristica credo ti arrivi in ritardo….”
17.12.35 da Macallè. “Mi trovo già nella nuova destinazione arrivato poche ore fa passando da Macallè dopo una marcia abbastanza buona e accampandoci ancora vicino al campo d’aviazione vicino al Corpo d’armata nuovo… Sono destinato alla 2° Compagnia e non alla 1°. Il nuovo indirizzo è questo: 2° Compagnia Telegrafisti-Battaglione trasmissione 3° Corpo d’Armata Nazionale Eritreo A.O. Siamo tutti Nazionali ed ho trovato anche qua dei nuovi vecchi amici. Insieme agli Indigeni non ci sono più e qua credo staremo meglio”
20.12.35 da Macallè. “… i tre giorni passati nella nuova compagnia posso dire sicuramente di essere rinato a nuova vita, che differenza dalla compagnia indigeni! Sono ritornato davvero proprio Nazionale. Non che abbia cambiato colorito… sono diventato sì più nero ma come vita in quella compagnia subivamo anche noi un po’ di quella degli Ascari. Ora invece nel nuovo corpo d’armata dotato di vari mezzi di trasporto il vitto è migliore e di molte comodità che rende la vita meno faticosa e disagiata. Se ti dovessi raccontare ora tutto quello che ho passato nella divisione indigeni lo serberò però al mio ritorno che sarà anche più bello ricordare la vita passata e lontana. Ti dirò solo questo: quanti giorni rimasti senza viveri, abbiamo dovuto fare e mangiare la borgutta, questa cosa ti sorprenderà, è una specie di pane che fanno gli Ascari con farina e acqua e poi cotta al fuoco con un sasso rovente dentro. Forse avrai letto qualche volta questa parola sui giornali parlando delle divisioni indigeni! Quante scene succedono tra noi che meriterebbero proprio vederle, suscitando anche in noi, sebbene tutto, riso ed allegria. La vita militare è brutta ed anche ha il suo bello specialmente qua in Africa. La compagnia dove mi trovavo prima dipendeva proprio dalla 2° Divisione Indigeni col Generale Vaccarisi comandante. Il Comandante del Corpo d’Armata Indigeno sempre, è il generale d’armata Pirzio Biroli, un bel tipo proprio di generale che tante volte ho visto. Quello della brigata alla quale ho fatto servizio e che quasi sempre ci era vicino è il generale Dal Mazzo. Nelle brigate ci sono vari Reggimenti coi battaglioni, una brigata forma una divisione e due divisioni un Corpo d’Armata…Nella nuova compagnia insieme alla 1° dipendono direttamente dal corpo d’Armata comandato dal generale Bastico. Vari compagni tra i quali l’amico di Piadena sono stati destinati a un’altra compagnia. Il comandante del battaglione è un ten. Colonnello, un maggiore che avevo da permanente a Noti e poi a Casale, che con tanto piacere ci ha rivisto… anch’io ho partecipato con otto giorni di marcia ai vari rastrellamenti fatti nello sconosciuto territorio del Tembien… notizie forse sicure a proposito del nostro congedamento a questa primavera, speriamo…”
Il viaggio
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Paesi di emigrazione
EtiopiaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Stefano Stradiotti
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