Mestieri
imprenditoreLivello di scolarizzazione
frequenza scuola media inferiorePaesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1951Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)La famiglia di Kemal Subiasciaki, proveniente dalla Libia ai tempi colonia italiana, è costretta a fuggire dall’Eritrea, dove vive da prima della guerra e dove il padre imprenditore ha impiantato una fabbrica di distillato di anice. In un contesto di tensione verso la comunità italiana l’attività viene presa d’assalto dai ladri e per i Subiasciaki l’unica alternativa è fuggire per tornare in Libia.
All’inizio del 1950 il capo fabbrica italiano della distilleria di anetolo di mio padre, che produceva “l’essenza per la fabbricazione dell’anice”, abbandonò la fabbrica senza preavviso e partì per l’Italia all’insaputa di mio padre.
Durante la notte, la distilleria fu invasa da una banda di ladri, che rubò dai magazzini tutto il prodotto greggio, che era inutilizzabile senza il processo di finitura e vandalizzò tutto il resto. Quando mio padre fu informato dell’accaduto, trovò la fabbrica devastata e fu costretto a liquidare il personale e attendere le disposizioni della polizia.
Alcuni mesi prima di quelle aggressioni alle fabbriche di Adi Ugri, mio padre aveva fatto una richiesta alle autorità britanniche per ottenere il permesso di istallare una fabbrica di colla in Kenya, ma la proposta fu respinta.
Nell’est Africa britannico le cose non erano molto migliori che nell’est Africa italiano.
La situazione politica continuò a peggiorare e la comunità italiana incominciò ad evaquare dall’Eritrea e anche noi fummo costretti ancora una volta ad abbandonare tutto alle nostre spalle come era già successo in Etiopia.
Il viaggio
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