Dieci persone in due stanze

Entrava così il 1955 con non meno problemi, la casa di nostra madre all’epoca era abitata da una sola donna anziana, e questa ce la rese libera, bisognava pensare al trasloco di tutta la famiglia, così verso l’Agosto del 1955 – si effettuò il trasloco da Montepeschio – Città di Castello, così i nostri figli potevano iniziare le elementari nelle scuole della città. Fu risolto il problema della scuola, ma non certamente quello finanziario, perché in quel momento eravamo dieci persone, con solo due stipendi: il mio, e quello della mamma pensionata, ma che via via andò migliorando, ma come si dice nei proverbi: il noviziato bisognava pur pagarlo. In seguito incominciò a lavorare anche mio fratello Ilario, il tenore di vita; sebbene con gradualità, andava migliorando. Verso l’anno 1958 si fece due famiglie, non era più possibile abitare in due locali in dieci persone, bisognava per forza di cose prendere un provvedimento, e giacché mio suocero aveva una casetta qui a Città di Castello, in via del Gemignano, rione Mattonata, e questa gli si rese libera, così la mia famiglia: composta da quattro persone, ci si trasferì in questa casa. In quell’anno ci nacque un’altro figlio, con il nome, Ettore , …fui tanto amante di questo nome, non solo per la scomparsa prematura di nostro padre; ma anche per il fatto che durante la Guerra 1940-45—durante l’assedio delle Isole dell’Egeo, da parte degli Anglo Americani , e di conseguenza non arrivava più nessun rifornimento di viveri, bisognava tirare la cinghia, ma nel frattempo fu sostituito il Governatore: con il generale di marina …Ettore Bastico…dove risolse almeno in parte la situazione, lo ricordo con il suo più grande onore. Nella piccola casa di nostra madre vi restavano sei persone, la mamma e due sorelle, e la famiglia di Ilario – marito e maglie con due figli, così facendo, ci si facilitò entrambi.