Mestieri
militare, agente di commercio, fotografoLivello di scolarizzazione
Accademia MilitarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'America, GiapponeData di partenza
1863Data di ritorno
1890Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914) Periodo pre-unitario (fino al 1876)Temi
Temi
Quella che segue è la minuta della responsiva di Luigi Farsari, ormai ottantenne, alla missiva in cui Adolfo, dal Giappone, riallacciava i contatti dopo più di vent’anni di silenzio.
Febbraio 1888
Da Luigi Farsari al figlio Adolfo
Dopo 21 anni di silenzio che ci fece credere ad una sventura e piangere per morto un figlio è ben doloroso lo scoprire che questo silenzio è dovuto soltanto alla più assoluta indifferenza di cotesto figlio pei suoi genitori …. Orgoglio? … di che? … Non eravamo in ottima corrispondenza? Non mi promettavate coll’ultima del 1867 tante belle cose…
La cosa è così strana, così fuori del naturale che quasi mi farebbe dubitare se sia mio figlio che ora si fa vivo, ad ogni modo prima di aprirgli l’animo mio ci sono tante cose oscure nella sua vita che un padre ha bisogno e diritto di conoscere.
Le condizioni del mio Adolfo in America erano ben diverse da quelle che il suo amico Co. Filipponi e lui stesso ora ci dipinge, e vi sono tali contrarietà che mi occorre di saperne di più. Scrivetemi dunque diffusamente, e francamente.
Vostra madre quasi cieca e da più anni tormentata da cruda malattia di cuore, vive pei sommi riguardi e sotto la rigorosa prescrizione del medico di evitarle qualsiasi scossa ed agitazione dell’animo; per cui finora non la abbiamo partecipato la vostra ricomparsa nel mondo. Immaginatevi se nelle sue condizioni potrebbe resistere alla commozione del sapere vivo un figlio creduto morto da un quarto di secolo.
Io ho 82 anni, quantunque mi si dica che non li mostro, e che la mia salute sia buona; ma purtroppo comprendo che a questa età si sentono più vivi i dispiaceri.
Vostra sorella vedova dal 1874 attornia i suoi vecchi genitori di cure e d’amore, avendo largamente approfittato dell’educazione ricevuta.
Godo nel sentire che lavorate con onore e con profitto e vedrò volentieri il vostro Album. Scrivetemi presto, ma intanto per evitare il pericolo che per ora vostra madre venga a sapere la vostra risurrezione, al quale scopo lo teniamo occulto alla città, mettete nell’indirizzo Avv. Vittorio Porta.
In attesa, vi saluto.
Il viaggio
Mestieri
militare, agente di commercio, fotografoLivello di scolarizzazione
Accademia MilitarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'America, GiapponeData di partenza
1863Data di ritorno
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