Mestieri
zootecnico, agronomoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Cile, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1951Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri) Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Il viaggio nozze di Nicla e Luigi coincide con la loro emigrazione. Sulla valigia più grande hanno scritto “destinazione sconosciuta”. Vivono, e soprattutto ricordano di aver vissuto, il loro momento di gloria sulla nave per gli Stati Uniti.
A pochi giorni dall’arrivo a New York, il comandante del “Saturnia” voleva organizzare una cena d’addio per i passeggeri di prima classe. Anche noi riceveremo un suo invito. Era una buona occasione per sfoggiare il magnifico abito da sera di Nicla, fatto da uno dei migliori atelier di Roma. Era composto da una sottoveste di organza celeste che traspariva sotto ad un leggero abito di tulle nero. Questo, era formato da una abbondante gonna con la campana, uno stretto corpetto di paillettes, e sul davanti, da un graziosissimo grembiulino di pizzo. Il tutto era accompagnato da sandali leggeri sostenuti al centro da una semplice cornice rettangolare in seta nera. Per l’occasione io indossai il mio smoking. Entrammo in sala da ballo come due stelle del cinema la notte degli Oscar. Tutti i passeggeri avevano gli occhi puntati su di noi. Nessuno ci aveva mai visto prima, né sul ponte né in sala da pranzo. Molti erano curiosi di sapere chi fossimo e come eravamo sfuggiti alla loro attenzione per tutta la traversata. Eravamo troppo eleganti e sicuramente molto abbienti per non essere stati notati prima. Molti passeggeri si rivolsero allora il comandante per chiedere di noi. E lui, con aria importante, spiegò che eravamo una facoltosa coppia di italiani in viaggio di nozze a New York. Poi, ammiccando ad una delle signore in ascolto, il buon comandante aggiunse che era senz’altro preferibile trascorrere una luna di miele in cabina che non in mezzo a tanta gente curiosa.
La grazia con la quale danzammo attrasse ancora di più l’attenzione generale. Tanti dei passeggeri si misero in circolo per lasciarci soli sulla pedana da ballo. Poi il comandante volle giocare la sua parte. Si avvicinò a noi, e dopo un cavalleresco inchino ed un bacio depositato sulla mano inguantata di Nicla, volle continuare il ballo con lei. Nessuno sospettò che fossimo soltanto due giovani emigranti.
Il viaggio
Mestieri
zootecnico, agronomoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Cile, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1951Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri) Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Luigi Chiarappa
La missione in Cile
Le cose erano notevolmente migliorate dopo la seconda guerra mondiale. Monsignor Baldelli, nome della Pontificia Commissione...
Colonia trentina in Cile
L’organizzazione con la quale dovevamo collaborare in Cile era la “Caja de Colonizacion”, un ente governativo...
La legge dimenticata
Dopo il mio rientro a Santiago, i mesi di separazione da Nicla cominciarono a scorrere sempre...