Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)L’adattamento alla vita in Corsica si rivela molto difficile per Vilma e la sua famiglia, a causa dell’ostilità della popolazione nei confronti degli italiani. Ciò nonostante, la normalità si fa strada, grazie alle amicizie e ai primi amori che nascono all’interno della comunità di italiani
La vita non era semplice come ci auguravamo, anche in considerazione che i Corsi nutrivano odio per noi italiani, i datori di lavoro ci consideravano razza inferiore e pretendevano da noi la massima disponibilità al limite delle nostre forze dovevamo lavorare senza nessun diritto ci trattavano come schiavi dandoci una paga che poteva consentirci di vivere con solo il minimo indispensabile. Mio padre e sua moglie cioè la mia matrigna ci cercarono un lavoro e trovammo quello più umile cioè la donna di servizio. Uliana, che allora aveva solo tredici anni accettò un lavoro che consisteva nell’accudire ben quattro bambini in attesa dell’arrivo di mia sorella Vladimira. Non posso raccontare le umiliazioni quotidiane, ma tante era la necessità di lavorare e la concorrenza di altri poveracci come noi che non potevamo altro che stringere i denti e continuare. Mi ricordo che nonostante il mio impegno, non riuscivo a preparare ai signori Corsi un pranzo appetibile dal momento che la loro cucina era diversa dalla nostra anche aggravata dal fatto che non potevo, in considerazione della mia giovane età, essere esperta, ma con tanta tenacia, a poco a poco ci sono riuscita pensando e chiedendo aiuto a mamma che dal cielo mi proteggeva nei momenti difficili. Intanto il tempo trascorreva, si continuava a vivere con una vita sempre più impegnata e, negli pochi momenti di libertà, concentrati nel pomeriggio dei giorni festivi ,con le amiche italiane come me ,andavamo a ballare al Circolo degli italiani dove trovavamo nostri connazionali ; erano momenti di allegria che ci ricaricavano per affrontare la nuova settimana di lavoro. Ricordo che ognuno di noi aveva il suo ragazzo e anch’io nutrivo una particolare simpatia per un ragazzo impegnato fuori da lavoro, in una vita sportiva dedicandosi al podismo. Era forte il mio ragazzo, ed ogni qualvolta vinceva mi omaggiava dei fiori della vittoria fra l’invidia delle mie amiche; nonostante che anche lui nutrisse una grande simpatia per me non intendeva impegnarsi in modo più concreto , e in quei tempi non era consentito una frequentazione continua pena la possibile perdita della serietà morale e la conseguente emarginazione da parte di tutte le amiche. Fui costretta ad allontanarmi da lui pur mantenendoci amici anche in considerazione del fatto che ero molto amica della di lui sorella.
Il viaggio
Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Vilma Angeloni
Via dall’Italia
L'auspicata ripresa del lavoro intanto ritardava, nel frattempo, il fratello di mio padre trasferito in Corsica...
Lo scontro con il segretario del Fascio
Al momento di salire sulla nave, un improvviso contrordine che successivamente si venne a sapere proveniva...
Un grande amore
E' stato in quel periodo che papà, esperto contadino, trovò un grande podere a Saint Florent,...