Mestieri
pubblicistaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1995Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)All’arrivo a Lakewood, Denver, Antonio è curioso di scoprire e commentare lo stile di vita americano e i luoghi che scopre mano a mano, visitandoli per la prima volta, anche se avverte verso di essi quel senso di familiarità tipico di chi nella vita ha visto molti film prodotti a Hollywood.
28.4.95. Un po’ stanco, ieri sera, appena arrivato. Loretta mi è venuta a prendere in macchina e, appena arrivati a casa, mi ha preparato una deliziosa cenetta. Nella mia stanza ho trovato, incorniciate con cura, le foto che abbiamo fatte assieme ad Amalfi, sulla spiaggia e a casa, nel “bunker”. Sulla mensola dietro il letto, c’erano altre foto della Costiera e una cartolina del duomo di Trento visto dall’alto. Dopo cena, tra una chiacchera e l’altra, abbiamo fatto le due del mattino. Questa mattina dopo il breakfast, via di corsa con la Honda a fare shopping. Grandi autostrade, circolazione ordinata, limiti di velocità rispettati (non troppo, dice Loretta).”Non buttate immondizie sulla strada”, dice una segnalazione. Precedenza, qui, si dice “Yield”. E’ proprio l’America, mi sto dicendo. Quella, ahimé, che finora ho visto in Italia solo nei films. Le Montagne Rocciose erano coperte da nuvole ma sulla città splendeva il sole. In centro città, “downtown”, il traffico é cosí silenzioso e rarefatto che sembra quello di un sonnacchioso paese di campagna. Parcheggiare la macchina é facilissimo. Ma in certi posti é un po’costoso: due dollari l’ora. “Lunch” in una birreria di stile anglosassone, con molto legno alle pareti. Per me, una specialità del New England: una pagnotta circolare scavata a mo’di ciotola per contenere una minestra di legumi. Loretta mi fa assaggiare il suo “burrito”, un piatto messicano di cui ho una conoscenza letteraria. Ne ho letto per la prima volta in un racconto di fantascienza di Robert Silverberg intitolato “Capricorn Games”, i giochi del Capricorno. Fatta subito amicizia con il caffé lungo americano: ne ho bevuto, mangiando, almeno tre tazze. Pomeriggio. Visita ad alcune gallerie dove sono esposti in vendita oggetti e quadri piuttosto commerciali. Ritorno a casa, dopo aver fatto una puntata alla biblioteca comunale. In mezzo ai parchi e i campi da golf, si riconoscono le case bianche e marron della West Alameda Drive. Al numero 12853 c’è la casa di Loretta. La casa dove abitiamo a Lakewood, alla periferia di Denver, é sistemata su tre piani. Il “basement” ( il seminterrato), il pianterreno con la cucina e il tinello, e il piano superiore con le stanze. Alla cucina si accede-uscendo dalla porticina del garage-attraverso un grazioso patio (pronuncia,”pèrio”) pavimentato con mattoni di terracotta e ombreggiato in un angolo da un ciliegio in fiore. Le stanze da letto del piano superiore sono fornite di bagni indipendenti, ma quello che ha colpito la mia fantasia di sibarita europeo é l’assoluta mancanza di bidets. Loretta mi assicura che in ben poche case di Denver sono presenti questi indispensabili (per me) artefici della toilette personale. Lakewood, sto pensando, fa tanti abitanti quanto Trento, forse qualcuno in più, eppure, sparsa com’é, tra il verde dei prati ai piedi della collina chiamata “Green Mountain”, sembra un insieme di residences senza nome. Intanto, mentre Loretta sta preparando la colazione, sono uscito dal patio a raccogliere i giornali davanti al portone di assi un po’ fradice. Ho saputo da lei che i giornali li distribuisce, alle sei del mattino, il “paper boy”. Un “boy”, di solito, in età di pensione. Di solito getta il pacco dei giornali davanti all’entrata vicina ai garages, ma quando é di buon umore, il giornale scavalca la staccionata di assi grigie per planare dentro il patio, sotto il ciliegio.
Il viaggio
Mestieri
pubblicistaLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1995Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Gli altri racconti di Antonio Calvano
Atterraggio
Il controllo della dogana statunitense, a Washington, é stata una pura formalità. Mi sono messo in...
Party in famiglia
Ieri pomeriggio, "party" in grande stile. Visita dei figli, e, rispettivamente dei nipoti, di Loretta. Ho...
Buffalo Bill
5.6.95. A Lookout Mountain, ieri, alla festa commemorativa dei funerali (avvenuti nel 1917) di Buffalo Bill....
Ritorno ad Amalfi
Quasi ce l'ho fatta. Oggi è l'ultimo giorno che passo in Colorado. L'altro ieri Chris mi...