Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
9.1954Data di ritorno
1963Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)La vita di Etty in Australia procede serena, se non per un unico, persistente cruccio: non riesce a riprendere anche qui il suo lavoro di insegnante elementare. Ha provato già tre volte, ha sempre superato la fase scritta del concorso, venendo bocciata irrimediabilmente all’orale perché “non dotata del giusto accento”. Non si abbatte, e decide di tentare ancora una volta l’esame per divenire maestra.
Devo riuscire, voglio riuscire a tutti i costi. Siamo a dicembre del 1960, ed ho compiuto 40 anni. dovrò attendere un altro anno per presentarmi all’esame orale. Nel frattempo non so con le mani in mano. Comincio a lavorare come domestica, mi faccio un buon nome presso diverse famiglie Australiane per l’onestà e la serietà. La mia famiglia in Italia non seppe mai nulla di questa mia attività certamente non di carattere accademico. Ma qui le condizioni erano piuttosto precarie e con buon umore e un gran spirito pioneristico io accettavo tutti questi lavori da domestica. E così tiriamo avanti fino al Dicembre 1961; ancora una volta eccomi davanti alla stessa scuola per sostenere altri esami davanti allo stesso ispettore. […]
Arriva le lettera: bocciata. No, non potevo accettare, non dovevo darmi per vinta. Presi una decisione; mi misi subito a tavolino e scrissi sei pagine direttamente alla Direzione del Ministero dell’Istruzione. Ne avevo abbastanza di fare la serva. Feci presente al Ministero che nel caso mio era proprio discriminazione vera e propria; feci pure presente che sarei stata disposta a lavorare come insegnante anche senza pagamento per dimostrare se non ero una brava maestra anche nelle scuole Australiane.
Poche settimane dopo ricevetti un invito da Parte del Ministero dell’Istruzione di recarmi a Sydney per rifare l’esame orale colà. […]
“Sono il signor Jones, Direttore Generale delle Scuole Elementari. Come sta Signora, ha fatto buon viaggio?”, “Sto bene, grazie signor Jones, sono arrivata ieri sera da Canberra, un bel viaggio comodo”. “Era già stata a Sydney?”, Sì, una volta in aereo, e prima ancora quando arrivai dall’Italia”. “Come si trova ora?”, “Bene, grazie”. “Ha figli?”, “Sì, due maschi”. “Che età anno, oh scusi, gradirebbe una tazza di the?”, “Sì, grazie, a dir la verità mi sento un po’ nervosa”, “Non c’è motivo per sentirsi nervosi”.
Dopo alcune altre domande e risposte, il signor Jones guardò l’orologio e disse: “Congratulazioni, signora Volpato, lei ha passato l’esame orale benissimo […].
Arrivai all’Hotel, telefonai a Dante, che era andato in Ufficio per alcune ore, mentre i ragazzini erano a scuola, il tono della sua voce era così sommesso. Certo pensava che gli dovessi annunciare ancora una volta l’esito negativo del mio esame orale. Disse: “Tesoro, com’è andata?” “Son passata” gridai “son passata, capisci” “Ma no”, “Ma si”, “Brava, sono orgoglioso di te”. Si sentirono altre voci, erano i suoi colleghi e tutti, uno per uno, vollero congratularsi con me.
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
9.1954Data di ritorno
1963Periodo storico
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