Mestieri
MarinaioLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
1889Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Ugo Sernini Cucciatti, timoniere del veliero Amerigo Vespucci nel 1889, è in rotta verso il Sud America quando si ammala. Sbarca a Gibilterra e scrive alla madre, per metterla al corrente delle sue condizioni di salute e per chiederle del denaro.
Gibilterra 16 Dicembre 89
Caris.ma madre
Quando sul Vespucci avviene qualche cosa di straordinario io immagino subito che i giornali esagerino, perciò scrivo narrandole la pura verità senza che ella si metta in apprensione. Dunque deve sapere che quando noi eravamo a Pireo inferiva in quella città la febbre tifoidea e questo lo lessi in giornale di Messina e che vi erano (100-300) casi al giorno. Una sera dunque, mi pare il 24 , ero in un caffè e sentivo gran freddo e non potendone più tornai a bordo dove mi accorsi di avere la febbre. Ma siccome anche il segretario era all’ospedale io seguitai a far servizio, non volendo che il segretario credesse che io o fossi incapace o non volessi star solo. Ma il 26 non ne potei più e con 40° di febbre passai all’ospedale. La sera altri 5 erano colpiti di febbre e in capo a 4 giorni giunsero a 50. Avvenne in questo frattempo la nostra partenza da Messina ed appena partiti molti guarirono. Giunto a Gibilterra i più gravi vennero sbarcati all’ospedale in terra, in quanto a me essendomi cessate le febbri rimasi in via di guarigione. Ma le lascio dire che in 20 giorni di dieta, abbenché non mi sieno mai mancati né latte né brodi né marsala, mi ànno dim(?) affamato e salute ne ò quanto prima, e attualmente ò ripreso servizio sebbene mangio sempre all’ospedale per andare gradatamente. Il dottore à sempre avuto molte premure per me e à lodato sempre il contegno.
Dopo questi fatti il governo inglese ci vuole far mettere in quarantena e per ora non si sa quanto staremo qui.
Le scrivo la declamazione che deve fare al Corpo R.E. per l’assegno.
Ill. Sig. Com Corpo R.Equ. Spezia
Cortona li…
Io Marianna ecc., fui assegnata da mio figlio Ugo Timoniere sul R.I. A. Vesp. della somma di £ 15 mensili fino dal mese di settembre 1889. Non essendomi mai pervenuta detta somma ne domando la ragione.
Sperando ecc. ecc. ecc
Per non far nascere imbrogli la lettera la faccia impostare a Cortona.
Dunque sappia che in causa della malattia questo mese non prendo quasi nulla di paga, e si va in un paese dove la moneta è vita, ma dove 5 lire è come 1 lira da noi.
Devo fare Natale anche io, vorrei comprare un poca di biancheria e le scarpe che come sa non ne ò. Qui son buoni i canditi.
Poi dal Brasile vi porto un regalo a tutti, ma come faccio nelle brutte acque che navigo? Perciò concludo, e le domando che mandi all’indirizzo del M. della Marina in lettera raccomandata £ 50.
Rifletta che nel Brasile 50 lire son 10 da noi. È vero altresì che per lei son somma se fossi venuto in licenza? Eppoi l’assegno? Nessuna compassione per uno che à sofferto 20 giorni di febbri? scherzo
Voglio sperare che farà questo sagrificio.
Stia dunque tranquilla che tutto è passato, saluti lo zio e tutti e sono suo
Aff.mo figlio Ugo
Il viaggio
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MarinaioLivello di scolarizzazione
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