Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
frequenza universitariaPaesi di emigrazione
LaosData di partenza
1970Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Dopo cinque anni Mauro decide di lasciare il Laos, con la moglie Banchit e con due figli, il primo che la donna ha avuto da un precedente matrimonio, e un bambino piccolo che è nato dalla loro unione. La vita in Laos, con la guerra in corso, è diventata troppo difficile e pericolosa per restare oltre.
La vita divenne impossibile per la gran parte d’impiegati che dal pubblico servizio traevano benefici non dovuti, ma necessari per il sostentamento della propria famiglia. Uno per volta i funzionari perché avvezzi ad arrangiarsi o per un’incompatibilità di prospettive politiche, abbandonarono il paese e ripararono all’estero creando così uno spazio ai nuovi quadri Phatet. La trasformazione del regime s’operò dunque lentamente, senza traumi. Gli americani s’erano ritirati ed avevano sospeso gli aiuti finanziari al paese. Solo i francesi con la missione culturale resistettero ancora per qualche tempo. Con un’economia senza sostegno esterno, il paese toccò i punti più bassi di povertà. L’inflazione continuò a galoppare e anche lo stipendio che la missione mi passava non fu più sufficiente a garantirmi un livello di vita dignitoso. Un calon di riso, equivalente a quindici chili, alimento essenziale per queste popolazioni, che costava 4000 kips, in breve tempo ne venne a costare 36000. Gli stipendi per un laotiano medio s’aggiravano attorno agli 8000 kips il mese. Ci fu un momento in cui anche il riso mancò in città, i cinesi lo stoccavano per trarne gli ultimi guadagni. Erano giunti i giorni della difficoltà e conobbi anche la fame. lo e Banchit decidemmo che, se la situazione bellica e politica fosse ulteriormente precipitata, avremmo abbandonato il paese con la nostra famiglia. La guerra e le difficoltà continuarono fino all’aprile del 1975, quando cadde Saigon. In quell’anno, oltre all’insegnamento, m’ero preso la patente e stavo preparando la maturità francese in filosofia e lettere. Avevo deciso di concretare la conoscenza della lingua e della cultura francese con un esame statale. Dovetti riprendere lo studio della matematica, della filosofia, della letteratura francese e cercai di superare l’esame a giugno, per evitare le ulteriori prove orali. Con i tempi che correvano, era opportuno lasciare il paese al più presto. Ebbi giusto il tempo di superare i primi esami e con lode, il ché mi permise d’ottenere la maturità a fine giugno. Riuscii così a guadagnare un mese di tempo e così anticipai il mio rientro in Italia.
Ufficialmente rientravo in patria per una vacanza dopo ben cinque anni e mezzo di lavoro continuativo. La missione mi fornì 620 dollari, mia cognata hostess mi fece passare per un membro della Royal Air Lao ed ottenni, pagando 600 dollari, un passaggio su di un aereo francese per le quattro persone che componevano il mio nucleo familiare. All’ultimo istante, prima di lasciare Luang Prabang, percorsi in lungo e in largo la città e fotografai ogni angolo che mi evocava un ricordo. Andai anche a vedere la mia casa nuova, bellissima, quasi terminata e non mai abitata. Non fu facile, per me, abbandonare il Laos. Fra mille peripezie, dopo aver raccolto decine di visti strappati ai funzionari del regime per tre lunghi giorni, passati fra gli uffici sottosopra di Vientiane, riuscii ad abbandonare la città. Banchit, dopo un’estenuante attesa sotto il sole cocente, accalcati nel pulmino fermo, bloccato per un paio d’ore sulla pista d’atterraggio, una volta salita sull’aereo che ci avrebbe portato in Tailandia, scoppiò in un lungo singhiozzante pianto liberatore. Eravamo fuori da un incubo, finalmente. Il cinque luglio del 1975, alle sei del mattino, un aereo francese ci scaricava a Parigi. A me a alla mia famiglia non rimanevano che venti dollari in tasca, ma l’eravamo scampata bella. Nel mese di luglio, cominciò il calvario per i missionari e per i villaggi cristiani di quel paese. Si concluse nel mese d’agosto quando tutti i membri della missione cattolica furono espulsi dal Laos, i cristiani laotiani vennero perseguitati e dispersi, contrariamente ai propositi di tolleranza dichiarati a chiare lettere dal nuovo regime nell’opuscolo propagandistico divulgato al loro arrivo in città.
Il viaggio
Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
frequenza universitariaPaesi di emigrazione
LaosData di partenza
1970Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Mauro Ferrari
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