Mestieri
governanteLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
EritreaData di partenza
1937Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)A meno di un anno dalla partenza di Silvio per l’Eritrea, Luigia trova l’occasione buona per raggiungerlo a Massaua: lui lavora nel ristorante Gazzella Bianca. Lei trova impiego all’Hotel Ciao.
La Gazzella Bianca era un ristorante di prima categoria: biancheria fine, argenteria e servizi di gran classe, dove la “Asmara bene” si trovava e facevano grandi pranzi e banchetti; dove i funzionari del passato regime si radunavano per risolvere o discutere i problemi della colonia…. Silvio si trovava bene lì, era rispettato ed era tenuto in considerazione dal suo principale. Mi scriveva spesso, e a lungo il suo cruccio maggiore era di non avermi vicina, mi desiderava, e avrebbe fatto moneta falsa purché io lo raggiungessi…. voleva sposarmi per procura, e già aveva scritto a mio fratello Vittorio.. se lo avrebbe rappresentato.. ma anche quello era un sogno allora irrealizzabile, perché per far le richieste del matrimonio per procura bisognava avere una casa… e case non ce n’erano… Lui alloggiava con altri 8 ragazzi, (tutti dipendenti del ristorante) in una baracca messa a disposizione dal principale. L’unica soluzione per raggiungerlo, era quella di essere ingaggiata come persona di servizio da qualche “capoccia” ma a dire il vero io non ero troppo dell’idea… e anche a Silvio non garbava che io avessi fatto la cameriera… Non ci rimaneva che aspettare, e scriverci, per sentirci un po’ meno lontani. Le nostre speranze si riaccesero, quando circa 10 mesi dalla partenza di Silvio, una grande società alberghiera la SGAO soc. grandi alberg A.O. mise un articolo sul giornale, richiedendo l’ingaggio di personale per l’africa; mio fratello Piercarlo ed io, facemmo domanda, unendo s’intende le copie dei certificati. In quel periodo la mia famiglia era in difficoltà; papà era morto da 6 mesi due fratelli militari c’erano ancora, due sorelle piccole Camilla che aveva 11 anni e Mariateresa 5… la mamma era stata tanto male, per una sclerotide, che la portò a sottoporsi all’asportazione dell’occhio destro… eravamo pieni di debiti… Io allora accettai di andare a lavorare a S. Mouritz come stiratrice, all’Hot Suvretta, era una buona occasione mi avrebbero dato 750 lire al mese: dalla zia Maria ne prendevo 230!! Al Suvretta feci la stagione invernale e poi fui chiamata per l’estiva… ma con somma sorpresa e molta gioia, mi giunse la lettera d’ingaggio come governante per Massaua… all’Hotel CIAO… lo stipendio era raddoppiato 1500 lire al mese… Era la mia ora! Sarei andata in Africa, avrei raggiunto Silvio, si sarebbe avverato il nostro sogno! Ma avrei dovuto abbandonare Milano, la casa, la mamma, fratelli e sorelle.. C’erano poi le due piccole alle quali ero maggiormente affezzionata. Ma l’idea di una vita nuova e della felicità che mi aspettava, era più forte di ogni cosa….La mamma cercava di convincermi a desistere, lei poi avrebbe voluto che sposassi un certo Broggi, un bravo ragazzo, era ragioniere in una vetreria, mi è sempre stato messo davanti come un ottimo partito, lui, era innamoratissimo di me, ma al contrario io non lo potevo soffrire, pur apprezzandolo come uomo, non lo potevo sopportare, forse perché me lo vedevo sempre lì davanti e i miei, specie la mamma, facevano di tutto per convincermi…. ma io preferivo il mio Silvio povero a lui colla sua posizione… forse ho fatto male la mia scelta, ma non mi pento, perché con lui ho vissuto giorni meravigliosi.
Il viaggio
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