“Gironzolo per Genova”

13 nov. 1946

Partenza da Milano alle 7.30 per Genova, la mia moglietta mi accompagna alla stazione, ma 10 minuti prima della partenza non regge alla commozione degli ultimi addii e si allontana in fretta: posso carezzarle solo i capelli…  Da questo momento sono solo e non penso che al dolore del distacco che mi prenderà a tratti più forte e nella sera mi sembrerà intollerabile. Bisognerà riunirci al più presto possibile.

Alle 11.15 arrivo a Genova regolarmente, mi incontro col rag. Ravinale (amministratore di Umberto). Al pomeriggio andiamo alla Compagnia di Navigazione a ritirare il biglietto di viaggio, gironzolo per Genova per residue commissioni, fisso una camera per la notte all’Albergo Bellavista vicino alla Staz. P. P.

Mi ritiro presto, dopo mangiato, nella mia camera – letto… matrimoniale – , la sola trovata (£. 516).

14 nov.

Mi alzo presto, verso le 7, alle 8 sono in coda per i visti e la visita di dogana (ti ho scritto, mogliettina, dando ad impostare ad un portuale, hai ricevuto?)

Alle 11,30 è tutto fatto, sembra che il Campana non attracchi per il vento e ritardi di 24 ore la partenza  –  avrei voluto averti con me…

Alle 15,30 invece il piroscafo è giunto in banchina, si sale a bordo; con 300 lire miglioro la sistemazione scegliendo una cuccetta meglio disposta. Sembra che ci sia una possibilità di sistemarsi meglio dopo Marsiglia in cabina di III classe.

Alle 18 si mangia, siedo vicino ad una fidanzata che ha avuto il permesso di salire a bordo per accompagnare il fidanzato … che invidia!  Perché non eri anche tu con me? Avresti visto come si mangia alla francese: primo piatto lenticchie in umido, secondo carne in umido con contorno di spaghetti al sugo!  Tiriamo un po’ tardi osando di andare ad accomodarci nel salottino di II, beviamo caffè, cognac, più tardi una birra (ho trovato un buon compagno di viaggio che va a Mendoza) e alle 23,30 collaudo il letto.