Mestieri
scienziatoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
RussiaData di partenza
1960Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Si susseguono le impressioni del malariologo Gramiccia, in visita nell’Urss nel 1960, impressionato dalle contraddizioni che si rivelano ai suoi occhi dopo alcuni giorni di soggiorno a Mosca.
6 luglio
Alle 9, dopo la colazione, all’ufficio turistico per fissare il nostro viaggio in aereo nella varie repubbliche sovietiche che dobbiamo visitare.- Non esiste un orario aggiornato dei trasporti aerei in URSS; L’ABC del maggio 1960 non corrisponde alla realtà. 11 cliente non puo’ neppure consultare l’orario russo non aggiornato. Dopo mezz’ora di tentativi insisto con l’interprete per andare all’ufficio centrale dell’Aeroflot. Li’ ci fissano un orario di volo che non è possibile controllare. Bisogna accettare quello che ci dicono. Poi andiamo alla banca a ritirare altri soldi; per la strada beviamo il kvas (bevanda di pane fermentato in acqua): é la coca-cola dei russi, distribuito da carri-botte sia marciapiede. Più moderni sono i distributori automatici di limonate e soda a 30 copechi, frequentatissimi; in autobus all’Istituto per altre discussioni, e poi di nuovo thé col caviale, salmone, ecc. Alle 4 e mezzo in albergo per lavarci. Poi in taxi all’esposizione industriale sovietica. Un parco enorme – oltre 300 ettari – e padiglioni per ogni repubblica sovietica, in stili locali, più quello dell’Unione, dell’Industria, della Scienza, del Vino, dell’Elettronica, ecc. L’antica Roma doveva essere ugualmente grandiosa, e solo la grandiosità poteva far accettare il cattivo gusto, che si diluisce nella grandezza; ma c’è uno stile e un carattere anche qui, sia pure nelle fontane con statue dorate e con pietre ricoperte di mosaici di diversi colori brillanti, nelle enormi spighe dorate, nel biancore e negli arabeschi dei padiglioni delle repubbliche più meridionali o orientali. Abbiamo poco tempo per la visita, ma la grande propaganda dello sviluppo industriale del paese c’è servita facilmente da un enorme quadro geografico luminoso illustrativo e da una spiegazione automatica da altoparlanti con traduzione simultanea in 4 lingue che ci assicura che nel 1965 l’America sarà raggiunta. Nel palazzo della scienza ci sono tutti gli sputniks, luniks, ecc. Tocco un razzo che è salito a 450 ieri e poi 6 ritornato sulla terra intatto: Apparecchiatura d’aspetto rozzo, ma… che miracolo. C’è copia dell’apparecchio che ha fotografato la faccia nascosta della luna; ma il più importante, il combustibile che ha mandato, su tutti quegli ordigni, naturalmente non c’è; Bella dimostrazione di microscopia fluorescente; ma quanto ci se ne puo fidare nella pratica diagnostica ordinaria? I russi ci giurano… o fanno finta? Ci sono tricicli “Vespa” – cioè copie fedeli del modello italiano, che trasportano gratis i visitatori, e così pure dei piccoli autobus-trenini. Siamo invitati a cena in un grande padiglione presso il laghetto della spiga d’oro. C’è tutto il Personale superiore dell’Istituto. Il prof. Zasuhin presiede alla cena: cognac per aperitivo, vini, vodka e tanti piatti freddi con discorsi a non finire, pronunciati su invito del presidente. Evito per rispetto ai commensali di rispondere all’invito a cantare una canzone italiana, o a recitare un sonetto (non ne conosco nessuno a memoria). Ma Bruce-Chwatt canta a squarciagola “Auprès de ma bionde” perché è già ubriaco; correttezza e familiarità alla russa alla fine della cena, c’è l’ultimo brindisi alla salute del presidente. Al ritorno, tutto il parco dell’esposizione è illuminato, e la scena è ancora più fantastica, tra l’assiro-babilonese, l’armeno, il turco, il romano-imperiale e la statua della Esposizione di Parigi che è enorme e si vede ancora da molto lontano, allontanandosi dal Parco. Ritorno in taxi. Non ho mai visto una città con strade così larghe, rese ancora Più larghe dal traffico relativamente poco abbondante e costituito principalmente da camions. Dieci file di macchine entrerebbero comodamente in ogni viale: in albergo sostengo Bruce-Chwatt che vorrebbe abbracciare la vecchia ascensorista. Naturalmente è mezzanotte e i piedi dolgono…
Il viaggio
Mestieri
scienziatoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
RussiaData di partenza
1960Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Gabriele Gramiccia
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