Paesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
1959Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Le serate sulla nave che solca le onde oceaniche verso l’Argentina lasciano un segno indelebile in Angelina, al pari dell’accompagnamento musicale che rinvia ai grandi successi dell’epoca.
Intanto la nave si avvicinava all’Equatore ed era usuale festeggiare il suo attraversamento. Qualche giorno prima, ci furono grandi preparativi. Ognuno poteva esibirsi in qualcosa che sapeva fare bene. Io, sollecitata da mia madre, dato che mi piaceva cantare e tutti mi dicevano che avevo una bella voce, dissi che avrei cantato. Ricordo che due ragazzi dell’hinterland milanese, fratello e sorella si sarebbero esibiti nel ballo del rock and roll.
Arrivò la fatidica sera e cantai Zingaro di Dalida e Ciao bambina di Modugno. Quando finii vi fu uno scroscio di applausi che non mi aspettavo e da quel momento tutti mi guardavano con ammirazione e benevolenza. Dopo le esibizioni si ballò, si bevve e ci fu tanta allegria. Ma non dimentichiamoci dell’arabo e di mia madre che mi seguivano dappertutto e non mi lasciavano un attimo da sola.
C’era qualche ragazzo che mi piaceva e mi invitava a ballare ma, all’istante, si presentava Mohamed e il ragazzo scoraggiato se ne andava. Mohamed, forse anche un po’ brillo, senza motivo, apriva il portafoglio e faceva bella mostra di tutti i dollari ivi contenuti. Insomma, per farla breve, questo tizio e mia madre non mi hanno fatto gustare né l’allegria di quella serata né quella delle serate successive. Infatti tutte le sere c’era qualche passatempo, soprattutto il ballo.
Nelle notti di luna piena ricordo con molta nostalgia la voce di Fred Buscaglione che cantava la canzone Guarda che luna guarda che mare e, sempre seguita da mia madre, contemplavo il cielo e il mare.
Il viaggio
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