Mestieri
attore, gestore di un cinemaLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media superiorePaesi di emigrazione
VenezuelaData di partenza
1948Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)È il 1947. Preoccupati per la situazione postbellica e sconfortati dalla perdita del capofamiglia, il papà, i fratelli Papa con la mamma Carlotta decidono di emigrare.
Ritornando a noi debbo dire che stavamo attraversando un periodo di sconforto, assistendo alla lentissima ripresa della nostra economia, avevamo ancora la tessera del pane. avevamo ancora tante macerie, e così noi tre (l’autore, la madre e il fratello, Ndr) avevamo fatta nostra l’idea di emigrare nel Venezuela, dove tanti Italiani vi si recavano con la speranza di far fortuna. Mio fratello perciò individuò il canale degli ingaggi che ci accoglievano come emigranti, senza nessun contratto di lavoro, né garanzia di occupazione, ma solo l’ospitalità della nazione, che lascia liberi di scegliere l’occupazione che vuole; certo è un azzardo espatriare alla ventura, ma tant’è noi giovani eravamo in una nazione disfatta dalla guerra, dove per mangiare avevamo ancora la tessera del pane, con le comunicazioni in ricostruzione, l’economia malferma e dissestata, era una grossa tentazione poter emigrare nelle libere americhe, persino nostra madre con i suoi 63 anni di età da donna coraggiosa quale era non esita un’istante ad abbracciare l’impresa azzardosa che noi gli proponiamo: d’altra parte noi, che bene o male avevamo casa nostra, e la piccola sala cinematografica che ci dava da vivere, il pensiero di lasciare tutto il presente per un’incerto domani, molto diverso, in terra diversa dalla nostra, per clima, alimentazione, e lingua, con costumi e razze totalmente lontane da noi europei,francamente era una vera pazzia,a detta dei nostri amici,conoscenti e paesani,che già’ci invidiavano la nostra posizione sociale; avremmo dovuto affittare,o vendere tutto quello che avevamo. e così presa la grande decisione avvertiamo un po’ tutti i conoscenti del nostro progetto, e in brevissimo vediamo presentarsi molte persone, interessate a rilevare tutto per un periodo d’affitto da stabilire; ci sono anche molti perditempo, ma alla fine si presenta la persona giusta, esercente di un negozio di alimentari, che si dichiara pronto a rilevare tutto, per un periodo minimo di 9 anni; la proposta ci fa pensare molto, obbligandoci a stare un così lungo tempo fuori l’Italia.
Debbo ritornare indietro di alcuni mesi, dove al rientro da Legnano, mio fratello aveva parlato con un signore del luogo, propietario di un bel terreno sito in viale della stazione, ottimo per edificarci una arena cinematografica di gran moda nel ‘47, ma noi non avevamo dei contanti, e il propietario del terreno ci prospettò un’affare vantaggioso, dal suo punto di vista, il signor Janniili ci affittava il terreno per un periodo di 10 anni pagandogli un’affitto annuale di lire 11250 daa pagare in due rate semestrali, ma a nostra richiesta il propietario ci dava la facoltà di riscattare il terreno previo pagamento di L.225.000, questa proposta ci dette una spinta definitiva per il progetto di emigrazione, e cosi nel marzo dello stesso anno, concludemmo l’accordo con i signori Terzulli, interessati al progetto di affittanza per l’intera propieta’ di anni, mediante l’esborso anticipato di lire 2.250.OOO. Somma enorme per gli anni 40. Ma l’incasso di tutta la somma ci permise di riscattare subito il terreno per l’arena cinematografica consistente in un pagamento unico di lire 225.000, e con il rimanente avremmo pagato il viaggio, per il Venezuela, e affrontato tutte le prime spese, che avremmo incontrato nel nuovo mondo. Dopo questa transazione intelligente, noi dovevamo preparare tutto per l’impresa che ci avrebbe trasferito senza tante scosse nel continente sud-americano. Come prima cosa, ci recammo a Napoli, tutti e tre all’ambasciata del Venezuela che doveva rilasciarci i visti di entrata sui passaporti in qualità di Emigranti; a Roma non esisteva l’ambasciata, la classifica era molto importante perché ci avrebbe data la facolta’ di rimanere quanto volevamo nel paese ospitante, e addirittura ci avrebbe permesso di assumere la cittadinanza Venezolana; ottenemmo i visti di libero ingresso e permanenza indefinita, e ripartimmo da Napoli, non prima di aver visitato tutte le agenzie di viaggio e le compagnie di navigazione per ottenere i passaggi su navi dirette in Venezuela.
Il viaggio
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