Mestieri
falegnameLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Russia, CinaData di partenza
1914Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
guerraTemi
guerraLa battaglia di Galizia sta per volgere al termine, le ore che trascorre Francesco Marchio, soldato di etnia italiana arruolato nell'esercito austroungarico, sono piene di avvenimenti drammatici.
Sul finire della ritirata, al termine di una giornata, un soldato era rimasto in dietro, non più di cinquanta passi, per comperare una decina di uova. Il capitano ferma la compagnia guarda indietro, e vede questo soldato che veniva con le uova in fassoletto. Il capitano certo (Oras) le muove incontro, e con aria d’inquisitore gli dice: perché sei rimasto in dietro? il soldato…. per comperare queste uova! a me subito! ma signor capitano…. a me dico!!! Appena ebbe nelle mani il fagotino cominciò a baterlo per la facia del soldato, in modo da farlo tutto gialo. Quando lo ha indorato per bene, gli domando: come ti chiami? Benvigniù ! gli rispose il soldato. Malvigniu ribatè il capitano, due ore al palo, e senza rancio. Il Benvigniù è rimasto alibito, osservava e subiva da quel retile tutta la brutezza, di un caratere malvaggio nato aposta per la guerra. Intanto serpeggiava un’accusa verso il nostro reggimento; che siamo scapati che non volevimo combatere, traditori salta confini, diserta bandiere, e che veremo decimati. Queste voci si facevano sempre più insistenti e si capiva da una crescente e costante voglia di perseguitarci da parte degli uficiali, che credevano di andare in guerra come quando andavamo sbatendo la sciabola nelle gambe su, e giu, per l’acquedoto (un passeggio) e quindi per loro era un disonore, e naturalmente noi ce ne impipavimo altamente. Per tutto un complesso di raggioni d’indole anti militare, siamo stati protocolati seicento soldati, disarmati e disonorati indegni dell’ (onore di campo) questo era la nostra infamia, e con una scorta di gendarmi condoti nell’interno, cioe a Crems nell’Austria inferiore, portando con noi colera, tifo, disenteria, esaurimento, sporcizia pidicchi, e altre porcherie, tutto regali di guerra. Sentirete il gusto delle pale vigliachi, indegni e senza gloria, ci dicevano gli uficiali.
Il viaggio
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