Mestieri
sartaLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
SvizzeraData di partenza
1955Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Proprio mentre sta per tornare a vivere in Sicilia, un incontro inaspettato arriva a stravolgere la vita di Angela Longo.
Mentre io facevo i miei progetti il buon Dio li faceva all’inverso per me. Un giorno incontrai una donna molto anziana che mi fece mille domande, e mi disse che lì lavorava anche una sua paesana di nome Giuseppina. Al momento in cui le risposi che eravamo buone amiche mi disse di salutarla e tutto finì lì. Nel frattempo arrivarono le feste natalizie dell’anno ’64. Un giorno questa mia amica mi disse che le aveva telefonato quella signora e che le aveva parlato di me e ci invitò a casa sua per un caffè. Così la domenica andammo, era il 19 Gennaio, ricordo che c’era tanta neve da fare spavento. Al momento in cui bussammo alla porta ci aprirono una signora con il figlio e ci accolsero con tanta cortesia. La signora preparò una squisita torta di mele e tante altre cose, ci sedemmo a tavola e cominciammo a discutere fino a quando mi chiesero se volessi sposare suo figlio. Io caddi dalle nuvole perché Giuseppina non mi aveva accennato niente. Il figlio era anche d’accordo, io li ringraziai per la fiducia che mi diedero ma dissi loro che non conoscevo suo figlio e lui non conoscesse me. Io alla mia età non volevo fare degli errori e credo neanche lui, avevo 44 anni e lui 43, faceva il parrucchiere nella stessa strada dove abitavo, chissà quante volte ci eravamo incontrati. Prima-di-dargli una risposta ci pensai a lungo e poi decisi per il si. Ci sposammo dopo 5 mesi e così rimasi in Svizzera. Il suo nome era Werner Talamona, era nato in Svizzera da genitori italiani provenienti da Varese.
Tutta la mia vita cambiò e io penso sempre che il Signore mi ricambiò a mani piene dopo tutte le mie sofferenze!
Questo uomo posso affermare mi ha dato tanto amore, tanto affetto e tanta serenità. Quando il mio direttore dove lavoravo seppe che ero la fidanzata di Werner ne era fiero e mi fece gli auguri dicendomi che avevo fatto la scelta giusta. Dopo essermi sposata andai ad abitare a casa di mia suocera che era vedova da 3 anni. In questa casa mio marito è nato, è cresciuto ed è morto nell’anno 2000. Mia suocera mi ha voluto molto bene. Io e mio marito non abbiamo avuto figli, lui era molto sportivo e con il suo lavoro conosceva tanta gente. Alla fine degli anni ’60 nessuno tagliava più i capelli e quindi il negozio non andava più avanti e così ha deciso di cambiare lavoro. Non è stato difficile perché aveva un direttore di banca che era un suo cliente, gli spiegò la situazione e lui lo aiutò assumendolo alla posta estera perché parlava ben 4 lingue ed io ancora oggi godo della sua cassa pensione.
Werner giocava a Bowling, per 46 anni ha fatto il segretario di questa organizzazione sportiva e due volte è stato presidente, e così ho avuto l’occasione di conoscere tutta la Svizzera. Quando morì riempirono pagine e pagine di giornali per ringraziarlo di tutto il lavoro che aveva svolto con passione.
Il viaggio
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