Mestieri
minatoreLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaPeriodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Sempre vagando alla cieca per i cunicoli della miniera, Antenore e Francesco si congiungono a un gruppo di altri diciannove.
Più in giù si sentiva delle voci mi incamminai verso dove sentire quel rumore la cera Giacomo Pigati, Salvatore Pigati, Federico Lenzi, questi erano e sono Italiani. Salvatore era lì seduto per terra con manica della giacca davanti alla bocca io gli chiesi Cosai Salvatore e rispose non ne posso più questo fumo mi ha mezzo un afogato e poi guardate viene, verso noi a più non posso. Più in giù vi era Walter Waite, George Eddy, Franck Waite, Tomas Vit, John Lotimer e William Cleland e Gak Bruon e altri che non so il nome cioè in tutti eravamo in 21. Appena arrivai lì in quel gruppo e vedi George Eddy sapevo lui era Caporale di notte e che a quel momento non doveva essere nella mina, mi avvicinai a lui e ci domandai in rotto inglese: come va a che anche voi siete qua lui rispose: ero a casa cioè in letto che dormivo mia moglie mi averti che vi era fuoco della mina. Tutto d’un tratto balzai dal letto e via di corsa alla mina appena giunto domandai il Cag per disendere mi fu dato immediatamente. In un secondo giù nella seconda vena presi questa lampa che ho in mano e mi avviai dalla parte del West. Quando arrivai in faccia la strada che va al pozzo dell’aria con gran malinconia vidi le lingue del fuoco che inferocite si avanzavano a tutto potere. In quel momento mi viene in mente di salvare tutta la gente che potevo e via di corsa, senza perdere tempo giù per il secondo West da lui seppi che qualcheduno li aveva mandati fuori ma non sapevo se erano arrivati in tempo per uscire o se erano rimasti lungo la strada. Siamo rimasti a parlare un poco ancora tutti assieme nel medesimo posto nel medesimo tempo qualcheduno sopra hanno cambiato rivoluzione al ventilatorio allora uno sbuffo di fumo fu gettato su noi che abbiamo dovuto ritirarsi indietro il più presto possibile perché quel fumo era così caldo che era il caso di rimanere asfisiati. In quel momento chi piangeva della disperazione chi diceva qua si vogliono proprio far morire. Non posso dire l’ora precisa quando questo succedeva però secondo la mia idea non poteva essere più delle 3:30 del giorno 13 novembre 1909.
Il viaggio
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