Mestieri
taglialegnaLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
EritreaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)All’arrivo ad Asmara, le truppe italiane dirette verso il confine con l’Etiopia si accampano in attesa di ordini e iniziano le esercitazioni.
Si fù condotti al comando superiore del Genio dove fù dato qualche ordine ai nostri superiori. Subito ci fù indicato, un appezzamento di terreno alla distanza di circa un chilometro e mezzo dalla città dove ci si sarebbe dovuti accampare. Appena ricevuto l’ordine ci si mise subito all’avoro e in meno di mezzora le tende era tutte in piedi, formando un Villaggetto completo. Per chi non a mai veduto le tende militari, crederà forse che ci si stia bene, o almeno comodi; Ma non è così. Sono formate da dei teli che sorretti con dei paletti di ferro, lasciano sotto uno spazio vuoto di circa quattro metri di lunghezza, e la larghezza è giusta per quanto è lungo un uomo. In questi cuattro metri di vuoto, sono destinati sei soldati che devono prendere domicilio la sotto, con tutto quanto il suo corredo, cioè; zaino completo di vestiario, Moschetto, con bandolera e serbatoio munizioni, infine tascapane con gavetta gavettino e valigia fuori di ordinanza. Dopo questa piccola spiegazione si può immaginare come si stà rannidati sotto le tende. Malgrado tutto questo e il terreno un po molle e duro la notte feci tutto un sonno; Ero veramente stanco dall’ungo viaggio. Dopo qualche giorno di riposo ci anno condotti a fare delle tattiche di guerra attraverso il deserto Eritreo. Quà e la vedevo seminati per la campagna sceletri di cammelli e altre bestie, che a differenza dell’Italia gli indigeni li lasciano scoperti ai suolo in pasto agli avvoltoi e alle iene. Forse anche per questo le bestie feroci abbondano in Affrica. La notte del sei Agosto i soldati del Genio Telegrafisti uccisero una grassa iena, che si era introdotta fin dentro a una baracca distante dalla mia tenda circa ottanta metri. La mattina andai a vederla anchio; Confesso che mi fece quasi paura anche dopo morta; E grossa più di un cane, assomiglia un po all’upo, alle, orecchie e al muso, ma di colore diverso. A il pelame color piombo a grandi chiazze nere e denti molto acuti. Il giorno stesso, sempre sei agosto 1935 io e un mio amico siamo andati a vedere un leopardo che essendo stato preso vivo si trova a poca distanza dal nostro accampamento, in una grande gabbia di ferro presso un fabbricato militare. La brutta bestia mi fece impressioni e fra me giudicai che deve essere più feroce della iena.
Il viaggio
Mestieri
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frequenza elementarePaesi di emigrazione
EritreaData di partenza
1935Periodo storico
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