Il casino per i soldati

Intanto era stato aperto un casino con ragazze bianche. Era uno spasso assistere alle lunghe attese per il proprio turno. C’era una grossa sala a pianterreno da dove partiva una scala che finiva su di un pianerottolo, sul quale si aprivano le porte di molte camere. La sala era sempre piena di militari e dagli uomini che lavoravano ad Asman che aspettavano con pazienza. Effettivamente ci voleva del coraggio ad avvicinare tali donne, per la pulizia e l’igiene ed anche pensando che avevano accolto nel proprio letto a fine giornata una ventina di uomini. Noi che disponevamo dell’autoparco del Negus, andavamo in macchina ad Adi Ugri, distante una sessantina di chilometri da Asmara, con una strada perfettamente asfaltata. Li c’era meno traffico e si stava bene con le ragazze; però io preferivo le negrette le quali davano un senso di intimità ed erano di una gentilezza squisita.