Mestieri
medicoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Brasile. Argentina, Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1921Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Vincenzo Grossi e la moglie Laura si trovano negli States da dodici anni; qui hanno avuto il figlio Carlo. Quando il ragazzo ha solo otto anni, Vincenzo decide di mandarlo in Italia, perché prosegua i suoi studi in un collegio romano.
Nel 1936 mi decisi a mandare Carlo in collegio a Roma. Le prime critiche furono quelle dei miei parenti e poi quelle di tutti gli amici in America. Ma io avevo delle ragioni assolute, perché tanto io quanto Laura eravamo fermamente decisi a lasciare l’America. In 12 anni di professione non avevo cambiato fortuna e perciò sussistevano le stesse ragioni per le quali ero venuto: fare un piccolo capitale per avere una base a Roma. Ero riuscito a comprar casa a Roma e con la professione avrei potuto vivere decentemente come gli altri medici romani date le condizioni economiche, anche dovute alla depressione americana. Non avevo potuto mandare a scuola mio figlio in una delle tante scuole per la classe media a New York ed ero stato costretto alla scuola parrocchiale in mezzo ai figli dei “zappaterra”. Il bambino non aveva nessun altro bambino per giocare e i suoi compagni erano della classe più povera ed anche pericolosi. Prova ne sia che un ragazzo della sua età, un certo Tucci, morì strangolato dai compagni mentre giocavano a Cow-Boys.
D’altro canto gli snobs americani mandavano i loro figli a studiare a Parigi o in isvizzera, gli inglesi che erano in India mandavano i figli a Eton in Inghilterra e non ero da criticare perché mandavo io figlio a studiare in Italia, quando era la mia profonda convinzione che io sarei tornato a Roma pel resto della mia vita.
Il bambino a soli nove anni trovò il cugino per giocare e in collegio si adattò benissimo alla nuova vita e miracolosamente al cambiamento della lingua e degli studi. In un solo anno potè entrare al ginnasio cioè alla High School saltando tre classi di elementari americane. E quando tornò in America fu ammesso al secondo anno di High School e fu brillante tanto che fu sempre fra i primi alla St. Agnes High School.
Nel 1936 il primo luglio mandai Carlo col professore di violino sul Rex. Laura rimase sola a Mount Vernon e io andai come medico di bordo sul Roma. trovai Carlo da Elvira a Roma e quasi mi pentii di averlo mandato. Il 25 luglio scrivevo a Pina, prima di imbarcarmi, che gli otto giorni passati a Roma io credevo di impazzire. “Purtroppo io credevo di esser un buon italiano e mi son accorto che, mio malgrado, ho moto in me della sensibilità e del modo di pensare americano”.
Il viaggio
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