Il mio diario

È mio desiderio trascrivere su questo diario le impressioni che proverò durante il mio viaggio in Africa. Non si tratta di un viaggio di piacere (che se COSÌ fosse, non mi sarebbe venuto, e non so perché, mai in mente di andare in questa terra pur tanto attraente e misteriosa!), ma di un dovere da compiere, di una missione da espletare. lo credo che l’Africa non mi sarebbe mai presentata più bella e ricca di emozioni senza lo sfondo di una guerra. Ed è appunto per questo ch’io vado, attratto soprattutto dal pensiero di poter vivere una vita piuttosto avventurosa. Non ò mai avuto predisposizione per la caccia, ma ciò non toglie che ò sempre goduto immensamente allo spettacolo naturale di intricate selve, abitate da tanti animali feroci, di deserti vastissimi, di fiumi pieni di coccodrilli, di villaggi devastati da cavallette, di carovane annientate davanti a qualche oasi arida e deserta, ecc…. Nessun film mai mi à suscitato tanta impressione come per es. Africa parla e simili. Ma come ò detto non è solo una gita che compio, ma un dovere, anzi soprattutto un dovere, e io son certo che non mi risparmierò in nulla, perché la fiducia riposta su di me, non venga mai tradita. Mi farò ammirare dai miei superiori; sarò cordialissimo con i miei colleghi e compagni, coi quali sono sicuro avrò rapporti improntati al più schietto cameratismo e più sincera amicizia; e mi farò voler bene dai miei soldati, coi quali, pur richiedendo loro quel rispetto e quella disciplina, che la vita militare impone, sarò cordiale e umano.