Mestieri
capitano di marinaLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Turchia, Brasile, FranciaData di partenza
1822Periodo storico
Periodo pre-unitario (fino al 1876)Ripresa la navigazione vero i mari del Nord Europa, nel 1833 Luca Pellegrini è vittima di un naufragio in acque francesi. Sopravvive per miracolo.
Febbraio 1833
Privi dal 28 Gennajo di qualunque calcolo astronomico positivo a causa del continuo tempo coperto si riteneva da cinque giorni la nostra situazione per stima, che s’aveva però procurato di conservar possibilmente esatta per quanto le triste circostanze lo avevano concesso.
Al mezzogiorno del 2 Febbrajo dietro questo conto di stima avressimo dovuto trovarci a circa 15 miglia all’Ovest di Ouessant e speravamo che continuando a correre fino a notte al Nord-Ovest avressimo poi potuto virar di bordo ed entrare nella Manica.
Il destino però aveva altrimenti deciso.
Passato appena il mezzogiorno il vento crebbe con tale impeto da rapirci alcuna delle poche vele che avevamo ancora spiegate obbligandoci a chiudere le altre per non disalberare. Avevamo appena gettati circa 30 barili d’uva in mare, quando ci vidimo incagliati fra orribili frangenti.
Impossibile sarebbe il dipingere con parole il nostro spavento!…La nebbia ci avvolgeva più densa che mai, la pioggia spinta da vento furioso e glaciale percuoteva con impeto i nostri semiignudi corpi .
Il terrore, lo scoraggiamento in tutti noi durò un solo istante, indi l’imminenza del pericolo centuplicò la nostra energia.
Vedendo il mare frangersi con impeto in quasi semicerchio sottovento a noi, ci dava indubitato indizio che noi ci trovavamo vicinissimi alla costa od incagliati tra rocce a poca distanza dalla stessa. Si trattava dunque, postoché il naufragio era oramai divenuto inevitabile, di dare in secco in un punto meno tormentato dai marosi. Una scossa violentissima ci annunziò che l’ultima ora del Quirino era suonata… Immantinente dopo il primo urto un’onda, un cavallone, anzi una montagna d’acqua sollevò di nuovo il naviglio e lo gettò fra i frangenti in soli sette piedi d’acqua.
La chiglia staccata in tutta la sua lunghezza dal fondo del bastimento venne a galla, gli alberi crollarono, il Quirino s’inchinò nel fianco sinistro né più si mosse.
Tutta la scena qui descritta non durò che pochi minuti dal momento che ci vidimo incagliati tra i frangenti, fino al momento che il naviglio rimase a secco.
Un solo raggio di speranza di giungere a salvarci tutti poteva venir offerto soltanto dal coraggio di qualcuno fra noi che volesse arrischiare la sua esistenza per tentare di salvare quella dei suoi camerati. Il giovine marinaro Bernardo Benussi nato a Rovigno, agile e forte nuotatore, fidando nella sua destrezza e nella sua forza risolse o di salvarci tutti o di perir per il primo.
Legatasi una funicella a mezza vita si gettò in mare e nuotò con forza verso i più prossimi frangenti, in continuo pericolo di fracassarsi il cranio contro alle rocce od esser sommerso dai cavalloni che continuamente lo coprivano. Un’onda più forte, più terribile delle precedenti lo assalì, lo coperse e lo spinse in mezzo ai frangenti e più non lo vidimo. Pregammo pace al suo spirito ritenendolo affogato e l’ultima scintilla di speranza aveva già dato luogo alla disperazione allorquando alcuni secondi dopo la tensione della funicella che Benussi s’era legata al corpo rianimò improvvisamente con la speranza il nostro coraggio. Alla funicella che egli a sé tirava ne legammo una assai più forte ch’egli pure tirò a sé fermandone il capo ad una roccia. La corda venne da noi tesa quanto più si poteva e saldamente assicurata a bordo. In tal modo si vide aperta a tutti una certa via di salvezza.
Il viaggio
Mestieri
capitano di marinaLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
Turchia, Brasile, FranciaData di partenza
1822Periodo storico
Periodo pre-unitario (fino al 1876)Gli altri racconti di Luca Pellegrini
L’ingaggio per Amsterdam
Ottobre 1832 Lasciata Sira verso la metà d'Ottobre ci recammo a Smirne dove appena giunti discesi a...
Da Smirne a Costantinopoli
Se il forestiere che arriva a Smirne dopo aver visitato Costantinopoli s'arresta a far dei confronti...
Contro la tratta degli schiavi
Gennaio 1834 L'Europa civilizzata volle che la tratta dei negri, questo iniquissimo traffico di carne umana, cessasse...