Il progetto

Sapevamo che in Francia era iniziata la ricostruzione ed avevano bisogno di molta manodopera e che da Bardonecchia si poteva passare clandestinamente pagando una certa somma alle “guide” che ci avrebbero accompagnato fino alla frontiera. Ad Ardauli, c’era la famiglia Musu che il regime nazista aveva rimpatriato dalla Francia; il capofamiglia si chiamava Chiccu, il figlio Pasquale, detto Pascal, e la figlia Angelina. La moglie di Chiccu, di nazionalità francese, morì prima del rimpatrio. Pascal era un giovanotto sui vent’anni e capiva quanto noi che la sua permanenza in quel piccolo paese dell’oristanese, almeno in quel periodo, non gli avrebbe offerto niente che potesse migliorare la condizione di vita. Ebbene, anche a Pascal l’idea di andare via da Ardauli piacque a tal punto che voleva persino affrettarne la partenza.. La condivisione di Pascal fece maturare compiutamente in me e in Mundu il progetto di partire per l’estero: «Basta. Era giunta l’ora di farla veramente finita con la politica, in quelle condizioni – ci dicemmo – dovevamo (diversamente a come pensai) partire all’improvviso, senza che nessuno sapesse niente, e seguire la via Clandestina di Bardonecchia. Pascal, cittadino francese, conosceva bene la lingua e ci sarebbe stato di grande aiuto una volta passata la frontiera». Anche Pascal doveva mantenere il segreto, anche con la propria famiglia, fino all’ora della partenza.

Passata la festa, con Mundu e Pascal facevamo delle lunghe passeggiate a Locos e a Lucura, per studiare bene il piano, anche nei minimi particolari. Le dimissioni da sindaco e da assessore le avremo formalizzate inviando un telegramma alla Prefettura di Cagliari, dall’ufficio postale di Ghilarza. I parenti stretti gli avremo informati la sera prima, in modo che nessuno venisse a conoscenza della nostra decisione.